Quanto tempo ci vorrà per eliminare completamente il Covid 


AG – Gli anticorpi al Covid resistono “fino a 10 mesi” e “questa è una bella notizia”, ha detto ad Agorà su Rai 3 Andrea Crisanti, direttore del Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’Azienda ospedaliera di Padova, a proposito dei risultati emersi da uno studio condotto sul cluster di Vo’ Euganeo. “Come tutti sanno, a Vo’ le persone si sono infettate fino all’ultima settimana di febbraio e poi nella seconda ondata, e queste persone ritestate a novembre – ha spiegato – nella totalità dei casi hanno mostrato di avere anticorpi che persistono”.

Quindi, persone “infettate a febbraio e che poi, nella seconda ondata, hanno avuto contatti stretti con altre persone infette, non hanno sviluppato nessuna sintomatologia, e poi c’è stato un aumento degli anticorpi. Significa che il sistema immunitario ha reagito bene” ha sottolineato. Crisanti ha sostenuto tra l’altro che “la persona può essere protetta anche quando ha anticorpi bassi“.

“Gli esperti hanno detto sempre tra fine agosto e settembre, quindi penso che a quel punto saremo vicini all’immunità di gregge”, aggiunge Crisanti. “L’immunità di gregge non significa che la trasmissione” virale “è bloccata – ha sottolineato – significa che si possono eliminare determinate restrizioni tenendo basso l’indice di trasmissione”.

“Parliamoci chiaro: ormai è impossibile eliminare il virus che si è radicato. Siamo riusciti finora a eliminare con il vaccino un solo patogeno che è il vaiolo, e siamo quasi al limite per eliminare la polio, ma ci sono voluti decenni e decenni di vaccinazioni – ha sottolineato – quindi non è realistico pensare che questo virus lo eliminiamo. Potremo controllarlo abbattendo la letalità e con la sorveglianza sulle varianti“.

“L’allarme sociale della pandemia – ha aggiunto – è legato al numero dei morti, quindi se si riesce a diminuire la letalità sicuramente riusciamo a riportare questa malattia in un perimetro accettabile da un punto di vista sociale. Allo stesso tempo dobbiamo fare una sorveglianza sulle varianti perché se finora è vero che alcuni vaccini non proteggono contro l’infezione, ma proteggono contro le complicazioni più gravi, è possibile che il virus possa variare ancora e diventare ancora più aggressivo. Ormai siamo entrati in quella che si chiama ‘giostra evolutiva’ del virus: dobbiamo purtroppo cercare di inseguirlo, come si fa con il virus dell’influenza”.

Source: agi