Quadrante: La Russia punta a Kharkiv, nuove truppe al confine


AGI – Le forze armate russe puntano a Kharkiv: per cercare di occupare posizioni nell’area della seconda città dell’Ucraina, che si trova a nord delle regioni orientali di Donetsk e Lugansk, molto vicino alla frontiera con la Russia, stanno ricostituendo truppe nella zona russa confinante di Belgorod. L’Institute for the Study of war stima che ci siano 97 gruppi tattici russi in Ucraina, ma quando le perdite diventano consistenti, si spostano fuori dal confine per ricostituire le truppe e questo rende meno significativo il conto dei soldati.

Secondo i servizi segreti ucraini, giovani reclute russe non adeguatamente addestrate vengono inviate in combattimento (ma questa pratica viene negata da Mosca). Le informazioni raccolte dai prigionieri di guerra e riferite da Kiev descrivono una “mobilitazione segreta” in corso in Russia, volta a mandare soldati “freschi” al fronte, per sostituire le perdite subite. Intanto, come riferisce il sindaco di Mariupol, nei rifugi sotterranei di Azovstal oltre ai difensori armati ci sono ancora almeno un centinaio di civili, mentre i russi continuano a bombardare l’ormai ex accaieria. 

Ma oltre al fronte orientale, dove continuano gli attacchi russi, e a quello meridionale, dove l’obiettivo di Mosca è la creazione di un corridoio terrestre che colleghi le repubbliche dell’Est alla Crimea annessa nel 2014, preoccupa anche la situazione a Ovest, dopo i 7 missili che ieri hanno colpito Odessa provocando un morto e 5 feriti e costringendo il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, in visita nella città, a ripararsi in un rifugio sotterraneo.

Inoltre, lo stato maggiore delle forze armate ucraine non ha escluso, nell’ultimo bollettino, “la possibilità di sabotaggio, da parte degli invasori russi, dell’industria chimica dell’Ucraina”.

Nel suo aggiornamento mattutino, l’intelligence del ministero della difesa britannico ha invece puntato su quanto ha pesato, sull’andamento della guerra in questi due mesi e mezzo, che Mosca abbia avviato l’attacco, il 24 febbraio scorso, senza avere adeguatamente considerato le possibilità della resistenza in Ucraina.

“La sottovalutazione da parte della Russia della resistenza ucraina e la sua pianificazione del “miglior scenario” hanno portato a fallimenti operativi dimostrabili, impedendo al presidente Putin di annunciare un significativo successo militare in Ucraina alla parata del Giorno della Vittoria del 9 maggio”. Tale “errore di calcolo” iniziale, secondo Londra, “ha portato a perdite insostenibili e a una successiva riduzione dell’attenzione operativa della Russia”. 

Source: agi