Putin attacca la Nato? La Lituania si prepara allo «scenario peggiore» con tank tedeschi, rifugi antiaerei e chiusura frontiere Bielorussia


La Lituania sta acquistano carri armati Leopard 2 dalla Germania. La mossa è dettata dalla crescente preoccupazione di Vilnius per una possibile invasione della Russia, come spiegato a Business Insider da Vaidotas Urbelis, direttore politico del ministero della Difesa lituano: «Una delle cose che la guerra in Ucraina ha evidenziato è il valore strategico dei carri armati nel riconquistare i territori – ha detto -. I tank svolgono un ruolo vitale nelle manovre con armi combinate, consentendo operazioni mobili a fianco della fanteria».
La Lituania compra carri armati
Come molte altre nazioni, la Lituania – che, ricordiamo, è un membro della Nato – afferma di dover essere pronta in caso di un attacco russo, un’eventualità che Urbelis definisce «lo scenario peggiore». È la prima volta che Vilnius acquisisce carri armati dalla sua indipendenza, avvenuta con il collasso dell’Unione Sovietica nel 1990.
«Di fronte alla minaccia proveniente dalla Russia, possedere robuste capacità di carri armati diventa imperativo», ha affermato Urbelis. Che ha aggiunto: «I tank occidentali superano quelli russi con armature superiori, armi precise e sistemi di guida avanzati». E ha concluso: «Avere un tale vantaggio tecnologico consente una vasta gamma di operazioni con carri armati, anche in condizioni difficili». Le trattative per l’acquisto dei Leopard 2 sono ancora in corso.
Putin attacca la Nato?
Il ministro degli Esteri lituano, Gabrielius Landsbergis, intervenendo all’Assemblea generale delle Nazioni unite in corso a New York ha affermato che Mosca non rappresenta una minaccia solo per Kiev, ma per l’intero mondo occidentale: «Quella in Ucraina non è solamente una guerra europea, ma una questione di portata globale. Se la Russia sarà lasciata libera di continuare le sue manovre in Ucraina, altri stati si sentiranno autorizzati a fare altrettanto».
E ha aggiunto: «Porre fine a questa guerra è possibile, ma la vera pace non può essere raggiunta attraverso l’inganno russo. L’unico vero percorso verso una pace duratura passa attraverso la vittoria dell’Ucraina e la sconfitta della Russia».
la rete di rifugi antiaerei
Negli ultimi 18 mesi, le autorità lituane hanno concluso la creazione una rete di oltre 3.300 rifugi capaci di ospitare circa 900.000 persone, ovvero un terzo della popolazione complessiva del Paese. Agne Bilotaite, ministra degli Interni, ha comunicato che la rete continuerà ad essere estesa fino a quando potrà dare accoglienza alla metà degli abitanti della Lituania. Analoghe misure sono state adottate nel corso degli ultimi due anni anche dalla Lettonia e dall’Estonia.
Chiusura dei valichi con la Bielorussia
Il governo di Vilnius, inoltre, ha approvato la chiusura (a partire dal 1° marzo) dei valichi di frontiera tra la Lituania e la Bielorussia di Lavoriskes e Raigardas. La decisione – che implementa le misure prese ad agosto, quando, nel timore di possibili provocazioni da parte degli uomini della Wagner stabilitisi in Bielorussia dopo l’uccisione di Prigozhin, erano stati chiusi altri due valichi – è stata presa come per far fronte agli aumentati flussi di contrabbandoi dopo che la Lettonia ha lasciato in funzione sul proprio territorio solamente un valico con Minsk.
Bilotaite ha sottolineato che, con la decisione, il governo lituano intende inoltre rispondere all’intensificarsi delle attività di intelligence della Bielorussia nei confronti della Lituania.

FONTE: https://www.ilmessaggero.it/schede/putin_attacca_nato_lituania_scenario_peggiore_tank_rifugi_frontiere_cosa_succede-7955467.html