Punto d'oro a Bruges per la Lazio mentre delude la Juve con il Barcellona


AGI – Una Lazio menomata ottiene un punto prezioso contro il Bruges e resta in vetta al girone F della Champions League. In Belgio finisce 1-1 con entrambi i gol realizzati nel primo tempo: biancocelesti prima avanti grazie a Correa e poi raggiunti da un calcio di rigore di Vanaken. Difficile chiedere di più ai ragazzi di Simone Inzaghi che sono arrivati a giocarsi la partita in formazione ampiamente rimaneggiata con appena 12 giocatori della prima squadra tra campo e panchina a disposizione dell’allenatore.

Molti titolari sono in isolamento casalingo in attesa che un giro di tamponi risolva una situazione ‘dubbia’ (o almeno così l’ha definita il medico del club capitolino in serata). La squadra, pur soffrendo l’intensità degli avversari, ha lottato senza risparmiarsi e, nel finale, ha avuto una buona occasione con Pereira per strappare una vittoria che sarebbe stata più che meritata.

La Juventus “in fase di costruzione”, come l’ha definita Pirlo in settimana, stecca la sua prima partita in Champions. Un Barcellona corsaro vince a Torino per 2-0 grazie ai gol di Dembelé, anche grazie a una fortunata deviazione, al 14esimo minuto del primo tempo, e a Messi, freddo a realizzare un calcio di rigore assegnato pochi istanti dopo lo scoccare del novantesimo.  I blaugrana Di Koeman partono fortissimo costringendo i padroni di casa ad arretrare e difendersi. Un tiro potentissimo di Griezmann fa tremare sia il palo che i tifosi bianconeri che già intuiscono come la serata possa rivelarsi assai complicata. In più ci si mette anche la sfortuna, coadiuvata dalla tecnologia.

Tre gol della Juve vengono annullati per fuorigioco. Tutti allo spagnolo Alvaro Morata, ex madridista. E tutti per questione di centimetri. Ma sono solo le polveri bagnate degli attaccanti avversari a far restare la squadra di Pirlo in partita. Almeno due sono i gol ‘mangiati’ da Messi, oltre a un paio di occasioni sprecate anche da Griezmann e Ansu Fati. E più passano i minuti e più la ‘vecchia signora’ sembra accusare il colpo. La stanchezza annebbia anche Demiral che, con scarsa lucidità, si fa cacciare per doppia ammonizione a cinque minuti dal fischio finale.

La qualificazione, nonostante la sconfitta, non sembra essere in bilico vista la precedente vittoria contro la Dinamo Kiev e l’insipienza del Ferencvaros, l’altra contendente del girone. Restano però intatte le perplessità di fronte all’ennesima scadente prestazione della Juventus: poco gioco, poca convinzione, molti errori. E l’assenza di Cristiano Ronaldo, ai box a causa del Covid, non si è mai fatta sentire così tanto.

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Fonte: sport agi