Per ANCE il termine del 31 dicembre 2023 non garantisce la possibilità di ultimare i lavori in corso. Richiesta pertanto un’ulteriore proroga al 31 dicembre 2025, sia per le unifamiliari sia per i condomini, così come previsto per le aree colpite dagli eventi sismici
La proposta parte da ANCE che in vista della conversione del Decreto alluvione – DL 61/2023 mette in luce le difficoltà che potrebbero incontrare i contribuenti che hanno iniziato i lavori agevolabili con il 110 e che per via dell’alluvione (che ha interessato Emilia-Romagna, Marche e Toscana nel mese di maggio 2023) si vedono costretti a rimandare il completamento.
Con il DL 61/2023 ricordiamo che è stata sì prevista una proroga per l’agevolazione al 110%, per i comuni alluvionati, ma esclusivamente valida per le unifamiliari e per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023 (con interventi già avviati nel 2022), a condizione che al 30 settembre 2022 sia stato realizzato almeno il 30% dell’intervento complessivo >> leggi anche: 110 prorogato al 31 dicembre 2023 per territori alluvionati, ma solo per le villette <<
Vediamo nel dettaglio qual è stata la proposta presentata da ANCE in audizione alla Commissione Ambiente della Camera sul Dl Alluvione.
Proroga 110 al 31 dicembre 2025
Il Vicepresidente ANCE per l’Edilizia e Territorio, Stefano Betti, martedì 20 giugno alle ore 13:00 in Commissione ha sottolineato che «il termine del 31 dicembre 2023 non garantisce la possibilità di ultimare i lavori in corso con riferimento a tali fabbricati». Per tale motivo è stata chiesta un’ ulteriore proroga al 31 dicembre 2025, sia per le unifamiliari sia per i condomini, così come previsto per gli stessi interventi eseguiti nelle zone colpite dagli eventi sismici.
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Resta ancora il problema dei crediti incagliati
Poche settimane fa l’associazione aveva richiesto a gran voce una proroga a livello nazionale al fine di garantire il completamento dei lavori iniziati, agevolabili con i Bonus Edilizi, che con il rallentamento dei cantieri non potranno essere completati entro la fine dell’anno.
La Presidente dell’ANCE Federica Brancaccio ha lanciato l’appello con l’intento di fare luce su una questione ancora irrisolta e che interessa contribuenti e imprese ferme in attesa di risposte sui crediti incagliati.
Ci sono 30 miliardi di crediti, destinati al solo Superbonus, ancora bloccati. Un problema enorme per i cantieri in corso con conseguente ritardo nei pagamenti. “La sfida è quella di far ripartire il mercato ma siamo a giugno e questa strada non vede ancora luce”.
Fonte: ediltecnico.it