Professioni, Epar: il punto sulla prescrizione crediti lavoro

"Da sinistra Manlio Sortino, presidente di Epar Fabrizio Di Modica, avvocato giuslavorista del foro di Palermo Andrea Cafà, presidente di Cifa e di Fonarcom" "Bologna/ 1 lug 2023" ANSA/MAX CAVALLARI


La prescrizione dei crediti di lavoro è stata al centro di un incontro Epar, ente bilaterale di Cifa Italia e Confsal, organizzato ieri a Bologna al Festival del lavoro 2023, la manifestazione organizzata dal Consiglio nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro e dalla Fondazione studi. Ne hanno discusso, insieme con Manlio Sortino, presidente di Epar, Giuseppe Tango, giudice della sezione lavoro del Tribunale civile di Palermo, Fabrizio Di Modica, avvocato giuslavorista, Andrea Cafà, presidente di Cifa e di Fonarcom, Angelo Raffaele Margiotta, segretario generale Confsal.

Il presidente Sortino ha annunciato la promozione da parte dell’ente di un ciclo di eventi su temi di particolare interesse per i consulenti del lavoro: “Debutta qui al Festival del lavoro un’iniziativa che vede, accanto a noi, relatori di alto profilo”.

“Collabora con noi – ha ricordato – il nuovo Centro studi ‘IlLavoroContinua’, un nome che nei tre anni precedenti ha qualificato un’esperienza del nostro sistema, nata durante la pandemia, che tanto ha dato in termini di formazione e informazione a favore dei professionisti. Il neo nato centro studi è presieduto dall’avvocato palermitano Lucia Alfieri”.

“Abbiamo affrontato il tema della prescrizione dei crediti da lavoro – ha spiegato – per tentare di dissipare possibili dubbi e per offrire punti di vista qualificati, che consentano una visione, la più completa possibile, del panorama legislativo attuale, anche in relazione alla più recente evoluzione giurisprudenziale intervenuta sull’argomento”.

“L’obiettivo di questo incontro e di quelli futuri – ha sottolineato il presidente di Epar – è offrire un supporto tecnico a professionisti e consulenti del lavoro che consenta di procedere in sicurezza su strade che presentano o presenteranno profili di rischio interpretativo e applicativo”.