AGI – Due ore e mezzo di testimonianze, racconti inediti, documenti drammatici. La prima udienza in ‘prime-time’ della commissione d’inchiesta della Camera sul 6 gennaio 2021 ha tracciato le linee guida di quello che l’America dovrà attendersi nelle prossime settimane, con le altre audizioni speciali: un processo a Donald Trump e alla sua commistione con i rivoltosi, a cominciare dai Proud Boys, il gruppo di estremisti di destra che recitò un ruolo chiave nell’indirizzare i rivoltosi verso Capitol Hill.
“Trump – ha dichiarato Liz Cheney, membro repubblicano isolato dal suo stesso partito – non solo non ha condannato l’assalto, ma l’ha difeso. Ha convocato i teppisti, li ha messi insieme e poi ha acceso la fiamma di questo attacco”. Cheney ha parlato di un “sofisticato piano in sette parti”, da parte dell’ex presidente, per ribaltare il risultato elettorale e il corso della storia. Il presidente della commissione, Bennie Thompson, ha parlato di “tentato colpo di stato” e messo in guardia: “Il complotto non e’ finito, la democrazia resta in pericolo”.