“Il ministro Giorgetti in audizione sembra ancora intenzionato a proseguire sulla strada della privatizzazione di Poste Italiane e Ferrovie dello Stato, ignorando gli evidenti fallimenti delle precedenti operazioni di svendita di asset strategici per il Paese. L’esperienza di TIM avrebbe dovuto rappresentare un monito: la perdita del controllo su una delle infrastrutture più critiche ha portato l’Italia a trovarsi priva di un asset fondamentale per lo sviluppo tecnologico e la competitività internazionale”. Così in una nota il capogruppo M5s in commissione Trasporti alla Camera del M5s Antonino Iaria. “Privatizzare Poste e Ferrovie dello Stato significherebbe ripetere lo stesso errore, mettendo a rischio due pilastri essenziali della nostra economia e del nostro sistema sociale. Non solo questi servizi garantiscono la mobilità e la connettività di milioni di italiani, ma rappresentano anche un elemento chiave per l’innovazione e l’ammodernamento delle infrastrutture nazionali. Affidare il controllo di questi beni strategici al mercato privato, senza garanzie sul mantenimento della qualità e sull’accessibilità dei servizi, può compromettere il benessere collettivo, aggravare le disuguaglianze territoriali e penalizzare le fasce più deboli della popolazione. È necessario un ripensamento delle politiche economiche e industriali che metta al centro l’interesse nazionale e il controllo pubblico su settori strategici per il futuro del Paese. Che dire, la destra è sempre la stessa: fare errori anche marchiani è umano, perseverare è diabolico”, aggiuge Iaria. (AGI)