Primo volo di uno Zeppelin sul Lago di Costanza, vicino a Friedrichshafen, Germania


Zeppelin è un tipo di dirigibile rigido sviluppato in Germania ai primi del Novecento. Prende il nome dal suo ideatore, il conte Ferdinand von Zeppelin e contestualmente dalla ditta costruttrice fondata nel 1908 Luftschiffbau Zeppelin GmbH,(Gesellschaft mit beschränkter Haftung, in sigla GmbH, “società a responsabilità limitata”) che completò la costruzione di 119 dirigibili fino al 1938.

Il successo ottenuto da queste aeronavi tra gli anni dieci e gli anni trenta fa sì che “zeppelin” indichi per antonomasia il dirigibile rigido, anche se, specialmente in lingua inglese il termine “zeppelin” può essere riferito ad un generico dirigibile, sia esso, rigido, semirigido o floscio.

Le caratteristiche principali degli zeppelin rimasero le stesse nel corso di uno sviluppo durato oltre trent’anni. Struttura rigida in alluminio, rivestita esternamente in tela trattata. All’interno dell’involucro più celle (palloni) per il gas (idrogeno). Esternamente erano installate le gondole motore, dove erano montati motori a scoppio azionanti le eliche propulsive, e la gondola di comando. Sugli zeppelin destinati al servizio di linea gli spazi passeggeri o erano ricavati in prolungamenti della gondola di comando oppure nella parte inferiore dell’involucro.

Tali caratteristiche generali furono riprese anche dagli altri costruttori di dirigibili rigidi in Francia, Regno Unito, Stati Uniti d’America e nella stessa Germania, dove, negli anni della prima guerra mondiale era attiva la “rivale” Schütte-Lanz. Fu proprio quest’ultima ad introdurre gli impennaggi cruciformi, soluzione ripresa dalla stessa Zeppelin.

Comunque lo zeppelin non fu il primo tipo di dirigibile rigido: il primato va alla aeronave di David Schwarz del 1897, i cui progetti furono acquistati dal conte von Zeppelin.

Il primo impulso per la produzione industriale delle aeronavi fu, dopo la fondazione dell’impresa di costruzione delle aeronavi, la costituzione nel 1909 della prima compagnia aerea commerciale: la DELAG (Deutsche Luftschiffahrts-AG). Entrambe le imprese avevano sede a Friedrichshafen sul Lago di Costanza.

Con lo scoppio della prima guerra mondiale, il dirigibile trovò largo impiego come bombardiere e ricognitore d’altura. Il principale impulso derivò dalla Kaiserliche Marine e da Peter Strasser. Terminata la guerra, nonostante le condizioni del Trattato di Versailles, gli zeppelin tornarono al successo grazie a Hugo Eckener, che aveva preso la direzione della ditta alla morte del conte von Zeppelin nel 1917.

Maestro della pubblicità e abile capitano, Eckener fece raggiungere agli zeppelin l’apice della fama. In questo periodo la DELAG manteneva rotte regolari dalla Germania agli Stati Uniti e al Brasile. Il dirigibile di maggior successo di quel periodo fu l’LZ 127 Graf Zeppelin che percorse oltre un milione e mezzo di chilometri di navigazione, compresa la circumnavigazione del globo con un dirigibile, a tutt’oggi l’unica.

La Grande depressione e la ascesa al potere del Partito Nazista in Germania contribuirono al tramonto dei dirigibili per il trasporto di passeggeri. In particolare, tra Eckener e i nazisti correva un’antipatia intensa e reciproca. La Zeppelin venne nazionalizzata dal governo tedesco a metà degli anni ’30 e chiuse pochi anni dopo a seguito del disastro del LZ 129 Hindenburg, nel quale l’ammiraglia della Zeppelin prese fuoco in fase di atterraggio.

Ad ogni modo, durante circa 20 anni di operatività come compagnia aerea privata, fu un’azienda profittevole e con un perfetto record dal punto di vista della sicurezza, almeno fino al disastro dell’Hindenburg.

Il primo Zeppelin

Sembra che il conte Ferdinand von Zeppelin si interessò alla costruzione di un “pallone dirigibile” dopo la Guerra franco-prussiana del 1870-1871, dove assistette all’uso di palloni da parte dei francesi, durante l’assedio di Parigi. Inoltre, poté osservare l’uso militare dei palloni nel 1863 durante la Guerra di secessione americana, alla quale partecipò come osservatore militare per l’Unione.

Egli iniziò a perseguire seriamente il suo progetto poco dopo il suo ritiro dall’esercito nel 1890, all’età di 52 anni. Il 31 agosto 1895, ottenne un brevetto che comprendeva le seguenti caratteristiche principali, non tutte effettivamente implementate:

uno scheletro rigido in alluminio di forma snella, fatto da anelli e travature orizzontali;
lo spazio per il gas suddiviso in tante piccole celle cilindriche;

la possibilità di navigare usando timone e pinne di elevazione;

due navicelle separate, collegate rigidamente allo scheletro;

propulsori montati all’altezza della massima resistenza dell’aria;

la possibilità di collegare diverse aeronavi come i vagoni di un treno.

Un comitato di esperti a cui presentò il piano nel 1894 mostrò poco interesse, così il conte si mise in proprio per realizzare la sua idea. Nel 1898 fondò la Gesellschaft zur Förderung der Luftschiffahrt (Compagnia per la promozione del volo con aeronavi), contribuendo egli stesso a più della metà degli 800.000 marchi del capitale sociale. Delegò l’implementazione tecnica all’ingegner Theodor Kober e più tardi a Ludwig Dürr.

La costruzione del primo zeppelin iniziò nel 1899 su una piattaforma di assemblaggio galleggiante, sul Lago di Costanza nella Baia di Manzell, a Friedrichshafen. Questa scelta era intesa a facilitare la difficile procedura di decollo in quanto la piattaforma poteva essere facilmente allineata alla direzione del vento. Il primo prototipo, l’LZ 1 (LZ sta per “Luftschiff Zeppelin”) aveva una lunghezza di 128 m, ed era mosso da due motori a scoppio Daimler da 14,2 CV e bilanciato spostando un peso tra le due navette.

Il primo volo di uno zeppelin avvenne il 2 luglio 1900. Durò solo 18 minuti, fino a quando l’LZ 1 fu costretto ad atterrare sul lago, dopo che il meccanismo di avvolgimento del peso di bilanciamento si ruppe.

Dopo la riparazione, la tecnologia si rivelò efficace nei voli successivi, battendo il record di velocità di 6 m/s dell’aeronave francese “La France” di ben 3 m/s, ma non riuscì ancora a convincere i possibili investitori. Con le risorse finanziarie completamente esaurite, il conte von Zeppelin fu costretto a disassemblare il prototipo e chiudere la compagnia.

Fu soprattutto grazie agli entusiasti dell’aviazione che l’idea di von Zeppelin ebbe prima una seconda e poi una terza possibilità e poté svilupparsi in una tecnologia ragionevolmente affidabile; solo allora, le aeronavi poterono essere usate profittevolmente per l’aviazione civile e vendute ai militari