Di Daiana De Luca (Responsabile Comunicazione Confedercontribuenti)
Che sarebbe stata una estate “anomala” lo si era già avvertito ancor prima che il Governo centrale disponesse il lockdown come misura drastica di contrasto al covid-19. È l’estate degli “scontenti”: l’estate di quelli che nel frattempo hanno perso il lavoro, dei cassaintegrati, ma anche degli esercenti, artigiani e dei liberi professionisti a corto di liquidità.
Gli addetti ai lavori prevedono che la metà dei nostri connazionali non riuscirà a fare le tradizionali ferie estive e tra quelli che le faranno la stragrande maggioranza non solo rimarrà in Italia ma dovrà accontentarsi solo di qualche fine settimana fuori città. Nel frattempo è scattato venerdì il primo vero weekend che sa di “esodo”. Strade ed autostrade verso il mare (o la montagna), sono state prese d’assalto da chi non teme lunghe code e rallentamenti… Perchè si sa… Gli italiani del “lockdown” hanno imparato la virtù della pazienza…e poi si sa… Le nostre coste, ormai attrezzate a dover per assicurare il distanziamento ed il rispetto delle misure anti-covid, ripagano gli avventurosi vacanzieri con mari e tramonti da cartolina. Ed allora, via al sano, spensierato, agognato e tanto atteso “relax” sotto l’ombrellone.