Prende forma il nuovo Festival di Sanremo, terza edizione firmata Amadeus  


AGI – Amadeus stilla goccia a goccia il copione del 72esimo Festival di Sanremo con le incursioni al Tg1 ad arricchire di sera in sera la trama della sua terza conduzione e direzione artistica, la seconda in era pandemica.

E la sensazione è che fluttuino ancora nomi preziosi nelle fantasie e nelle intenzioni che ‘Ama’ tiene strette a sé e tra questi, almeno come vigorosa suggestione, c’è di sicuro Fiorello.

I quattro super ospiti sono, per ora, Cesare Cremonini, Laura Pausini, che presenterà la sua nuova canzone ‘Scatola’, i Maneskin e Checco Zalone.

Un Sanremo autarchico? Si vedrà ma sarebbe strano che non arrivi qualcuno da fuori a eccitare l’Ariston che torna a capienza piena, dopo il deserto in sala dell’anno scorso, con certificato verde e senza tamponi.

Accanto a lui, l’ex dj schiera quattro attrici come omaggio a una categoria che il pubblico se l’è sognato nei mesi afflitti dalle chiusure: Ornella Muti e Sabrina Ferilli ad aprire e chiudere le serate dall’1 al 5 febbraio e in mezzo due giovani lanciate da serie tv che hanno ‘spaccato’, Lorena Cesarini, la prostituta che fa innamorare il malavitoso Alessandro Borghi in ‘Suburra’, e Maria Chiara Giannetta, l’investigatrice cieca che interpreta ‘Blanca’.

E poi c’è il teatro, con Drusilla Foer che poi è Gianluca Gori o, come si definisce ‘lui-lei’ con ironia, “un’anziana soubrette’ che ama prestarsi a cause sociali, molto attesa dal web che la idolatra. “Festival della leggerezza e del sentimento, festival che faccia ballare” così lo desidera Amadeus che ha scelto 25 cantanti che portano testi per lo più d’amore o destinati a essere ricordati più per il ritmo che per le parole.

Grande assente non tanto la pandemia che potrebbe avere giustamente stancato ma proprio tutto il mondo fuori, con due eccezioni. Il duo ‘La Rappresentante di Lista’, una danza sulla fine del pianeta che prende tutto il corpo tra “vertigine sociale e voglia di fare festa” e Massimo Ranieri con ‘Lettera al di là del mare’, elegante racconto di una migrazione per raggiungere terre migliori.

Candidatissimi i primi alla vittoria finale e il secondo al premio della critica per il quale in lizza ci sarà Giovanni Truppi con ‘Tuo padre, mia madre, Lucia’, amore sì ma con un’originalità musicale e di testo che lo distingue dal gruppo.  

Pochissimo rock e ribellione dopo l’affermazione di ‘Zitti e buoni’ dei Maneskin che hanno fatto tremare le pareti in tutto il mondo. Così sembrano eversive Donatella Rettore e la giovane cantautrice Ditonellapiaga che nella loro frizzante ‘Chimica’ azzardano un passaggio anticlericale: “E non mi importa del pudore/del pudore della suore me ne sbatto totalmente”.

Le scommesse, quelle vere, sono già aperte. Secondo Sisal Matchpoint, i favoriti sono Mahmood e Blanco con la ballata trap ‘Brividi’, quel che basta per vincere a un ex vincitore e al diciottenne che ha già messo via 15 dischi di platino e uno d’oro..

A seguire Elisa che torna in gara con ‘Forse sei tu’ dopo 21 anni dalla prima partecipazione e dalla vittoria, La Rappresentante di Lista, Emma e Sangiovanni.

Ai preascolti sono piaciuti alla maggior parte dei giornalisti ‘Dove si balla’ di D’Argen D’Amico, ‘Chimica’ di Donatella Rettore e Ditonellapiaga, ‘Domenica’ di Achille Lauro che centreranno l’obbiettivo di Amadeus di un Festiva che passi tanto in radio.

Gli altri due eterni della canzone oltre a Ranieri, Iva Zanicchi e Gianni Morandi, hanno diviso. Indiscutibile ed esorbitante, come sempre, la voce della prima, ma il testo sembra un po’ troppo nei ranghi mentre secondo alcuni la canzone di Jovanotti, con un testo gioioso, metterebbe in ombra le qualità canore del già pluri conduttore sanremese.

Ai voti della giuria anche la serata delle cover che vede sul palco tra gli altri Nek (con Ranieri), Loredana Berté (con Lauro), Vinicio Capossela (con Truppi), Arisa (con gli Aka7Even), Gianluca Grignani (con Irama).

Source: agi