Poste: Del Fante, pronti a rinunciare a servizio universale


“Se concordiamo che la presenza di Poste sul territorio è importante, ma che la corrispondenza è quasi estinta, così come il bollettino, e che non possiamo permetterci 6 miliardi di costo del lavoro, allora dobbiamo permettere all’azienda di esistere, e per esistere deve operare sul libero mercato in concorrenza con gli altri operatori”.Lo ha detto l’ad di Poste Italiane Matteo del Fante durante l’audizione alla Camera sui risultati e le prospettive della società.
“È ovvio che a Poste non conviene più erogare il servizio universale, quindi ci rinunciamo e siamo operatori di mercato”. (AGI)