Porti: proroga biennale lavoratori Taranto, G. Tauro e Cagliari


Proroga per altri due anni, 2025 e 2026, dell’indennità di mancato avviamento (Ima, la cassa integrazione dei portuali) per i 320 ex addetti di TCT-Evergreen del porto di Taranto. L’Ima e la copertura economica dell’Agenzia del lavoro portuale, presso la quale é attualmente in carico questo personale in attesa di ricollocazione al lavoro, sarebbero scadute a fine anno e i lavoratori si sarebbero ritrovati senza più reddito. La proroga biennale é una delle misure contenute nel decreto legge varato ieri sera dal Consiglio dei ministri “Misure organizzative urgenti per fronteggiare situazioni di particolare emergenza, nonché per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” che sul punto specifico prevede l’estensione “di ulteriori 24 mesi l’operatività delle agenzie per il lavoro dei porti di Gioia Tauro, Taranto e Cagliari”. Anche i due porti di Calabria e Sardegna sono infatti accomunati alla situazione di Taranto, essendo tutti e tre scali di transhipment, addetti cioè al carico e scarico di container. L’istituzione delle Agenzie del lavoro nei tre porti è stata prevista da una legge degli anni scorsi, di volta in volta prorogata come copertura finanziaria. L’attuale del 2024 ha avuto due coperture, la prima delle quali per il primo trimestre dell’anno col Milleproroghe e quella restante, sino a fine dicembre 2024, con altro provvedimento. Il ministro del Lavoro, Marina Calderone, si è attivata per la copertura nei prossimi due anni. Sono 7 milioni e 828mila euro per gli anni 2025 e 2026, da aggiungere ai 4 milioni e 830mila per ciascuno degli anni dal 2022 al 2024. La proroga e le risorse erano già previste nella legge di Bilancio per il 2025 approvata nei giorni scorsi dalla Camera, ma poi è saltata e adesso é stata interamente recuperata nel nuovo decreto.
Molto attesa a Taranto questa proroga. Per Carmelo Sasso, segretario Uil Trasporti, “grazie a questo ulteriore stanziamento di circa 15 milioni di euro, ci saranno le risorse, gli strumenti ed il tempo necessari alla riqualificazione di lavoratrici e lavoratori, propedeutica ed indispensabile alla loro concreta ricollocazione. Ora attendiamo che il ministero dell’Ambiente vari il decreto per l’individuazione degli hub per la produzione dei parchi eolici, designando il molo polisettoriale quale piattaforma di interesse nazionale, per poter finalmente riconnettere nei fatti queste persone con il mondo del lavoro dopo anni di estenuante attesa”. Secondo Dario Iaia, deputato di FdI, per questi lavoratori si apre “finalmente una prospettiva di lavoro vera, anche alla luce dei corsi di formazione che, seppur con un ritardo di anni da parte della Regione Puglia, dovrebbero partire a breve”. Nei giorni scorsi è stata infatti firmata l’intesa in Regione che prevede di “aggiornare le figure professionali attualmente presenti nel ‘repertorio regionale delle figure professionali’ per adattarle alle specificità del comparto nautico-portuale pugliese, con specifico riferimento all’area portuale di Taranto”. “Il 2025 con gli investimenti programmati sul porto di Taranto darà le giuste risposte ad anni di sacrosante e legittime rivendicazioni” commenta infine Vito De Palma, deputato di FI. (AGI)