Ponte Stretto: M5S, “Unica fobia è per operato Salvini”

Il ministro dei trasporti Matteo Salvini e dietro un rendering del ponte sullo stretto, durante la trasmissione televisiva Porta a Porta, Roma 31 gennaio 2023. ANSA/FABIO FRUSTACI


“Salvini accusa i detrattori del ponte sullo Stretto di avere ‘fobia delle infrastrutture’. Nel nostro caso, l’unica fobia è per lo sciatto e improvvisato modo di operare di Salvini. Nell’approccio del governo Meloni al dossier l’unico punto fermo è il disinteresse assoluto per i cittadini dello Stretto, all’oscuro di ogni tipo di informazione e continuamente bypassati. Per il resto, la cronaca dell’ultimo anno parla chiaro. Il giochino di Salvini ha riattivato il carrozzone Stretto di Messina Spa per distribuire consulenze, poltrone, sgabelli e strapuntini. Si è voluto riesumare il progetto di 2012, bocciato e ritenuto fallato dagli stessi tecnici del Mit già allora, e adesso alle prese con 239 tratti di penna rossa da parte della commissione Via-Vas: in sostanza un progetto che fa acqua da tutte le parti. Sui costi, altro che fobia: il rischio che quest’opera costi il doppio delle cifre un tanto al chilo sparate da Salvini è più che concreto. Infine, c’è un aspetto che troppo spesso resta sullo sfondo del dibattito: questo benedetto ponte non serve a un bel niente, perché 15 miliardi per guadagnare 25 minuti sono una roba che non sta né in cielo né in terra. Tornando nell’alveo della politica, è inspiegabile come Meloni si sia completamente inchinata di fronte ai desiderata di Salvini. Un leader di partito che nel 2017, non un secolo fa, del ponte sullo Stretto diceva peste e corna. Capito sì in che mani siamo?”. Così in una nota i parlamentari M5s di Camera e Senato delle commissioni Infrastrutture e Trasporti. (AGI)