Polinesia: boom turismo balene preoccupa per salute cetacei


La “stagione delle balene” è iniziata nella Polinesia francese, nell’Oceano Pacifico meridionale, dove le crociere per osservare e persino nuotare con le balene sono in piena espansione, sollevando interrogativi e timori per la salute di questi cetacei. Ogni anno, da luglio a novembre, le megattere vengono a riprodursi e a partorire nelle acque polinesiane. Questa comunità d’oltremare con 118 isole e cinque arcipelaghi è uno dei pochi luoghi al mondo a consentire il lancio di questi grandi cetacei. L’isola più grande della Polinesia francese con oltre 1.000 km² di superficie, Tahiti è un luogo privilegiato per l’osservazione delle balene.
“Siamo fortunati ad avere megattere che si avvicinano alle barriere coralline per cercare riposo e calma. Le femmine cercano di scappare dai maschi, quindi vengono a proteggersi e nuotano regolarmente lungo le barriere coralline”, spiega Julien Anton, guida di Tahiti Dive Management, un operatore approvato dal governo polinesiano che offre incontri con le balene.
L’attività in forte espansione è strettamente regolamentata per cercare di evitare fastidi a questa specie protetta, il cui numero è vicino agli 80.000 esemplari nell’emisfero australe. Dopo essere stata sull’orlo dell’estinzione, la popolazione di balene è aumentata in modo significativo da quando nel 1986 è entrata in vigore una moratoria internazionale che vieta la caccia commerciale alle balene.
Un decreto del governo polinesiano, pubblicato il 25 aprile 2024, impone una distanza di sicurezza di 100 metri tra l’animale e le imbarcazioni autorizzate, e di 15 metri per i bagnanti.(AGI)