Tornano a soffiare venti di guerra tra Gaza e Israele. I caccia israeliani hanno colpito decine di bersagli nella Striscia e nelle ultime ore almeno tre persone sono morte, tra cui una donna incinta e la figlia di un anno e mezzo. Per tutta risposta i miliziani palestinesi hanno sparato decine di razzi verso Israele. Hamas ha accusato lo Stato ebraico di voler sabotare i colloqui di pace indiretti avviati al Cairo.
L'Onu tenta la mediazione
Si rischia dunque una nuova escalation proprio mentre l'Onu e l'Egitto lavorano a una tregua di lungo termine tra Israele e le fazioni palestinesi. Negli ultimi giorni, i leader del movimento islamico si sono incontrati a Gaza per discutere la proposta sulla riconciliazione tra le fazioni palestinesi, l’alleggerimento del blocco economico imposto dall'enclave costiera palestinese e su un cessate il fuoco con Israele.
La delegazione, guidata da Saleh al-Arouri, vice capo del movimento, e comprendente anche il portavoce di Hamas, Husam Badran, e un altro importante esponente del gruppo armato, Mousa Mohammed Abu Marzuk, è tornata proprio mercoledì al Cairo per tenere nuovi negoziati con i mediatori egiziani.
Le accuse di Hamas
"La tempistica dell'escalation nella Striscia di Gaza e l'attacco alla resistenza palestinese, proprio quando la delegazione di Hamas arrivava al Cairo per i colloqui, dimostrano che Israele vuole contrastare questi sforzi”, ha detto un portavoce di Hamas, Fawzi Barhoum. "Israele ha la piena responsabilità di ciò che sta accadendo a Gaza”, ha aggiunto.
Israele pronto alla "più ampia operazione mai vista"
Intanto il governo israeliano è pronto ad avviare "la più ampia operazione militare che si sia mai vista a Gaza" . L'ultima decisione spetta al gabinetto di sicurezza.
Vedi: Pioggia di fuoco tra Israele e Gaza
Fonte: estero agi