Petrolio in mare, Israele chiude le spiagge


AGI – Il governo israeliano ha invitato la popolazione a evitare le spiagge di un’ampia fascia del Paese, a causa dello sversamento di petrolio, il peggiore episodio inquinamento marittimo della storia: le autorità invitano a tenersi lontani dalla costa mediterranea tra Rosh Hanikra fino a Zikim, e avvertono di rischi per la salute. La fonte dell’inquinamento è una grande fuoriuscita di petrolio in un luogo sconosciuto; e lo sversamento ha portato catrame da Haifa a sud fino ad Ashkelon inquinando 170 chilometri di spiaggia e scogliere. Nella riserva naturale di Gador, vicino alla città settentrionale di Hadera, il catrame ha imbrattato pesci, tartarughe e altre creature marine.

Probabilmente anche la carcassa di una balenottera affiorata nei giorni scorsi sulla costa è il frutto di quanto accaduto. La striscia nera è visibile nelle immagini satellitari; e intanto, diversi volontari che sabato avevano partecipato, insieme a migliaia di persone, alla operazione di pulizia delle spiagge, a distanza di 24 ore sono state ricoverate probabilmente per aver inalato fumi tossici.

L’origine dello sversamento per ora è sconosciuta, l’inquinamento potrebbe essere stato innescato da una petroliera in navigazione e spinta sulla costa da una tempesta nei giorni scorsi. Il direttore dell’area di Carmel presso l’Autorità per la Natura e i Parchi, Dudi Weiner, ha detto che ci vorranno anni per riparare i danni causati dalla fuoriuscita.

“Non abbiamo registrato una catastrofe di queste proporzioni da almeno 20 anni”, ha detto. “In termini di impatto in futuro, ci vorrà molto tempo per recuperare. La maggior parte del danno ecologico è dovuto alle enormi quantità di catrame che si depositano sulle scogliere e sugli scogli che affiorano dall’acqua durante la bassa marea”. Giovedì, un cucciolo di balena è stato trovato morto su una spiaggia vicino a Tel Aviv, e le autorità stanno indagando se i due incidenti siano collegati. 

Source: Agi Estero