Petrolio: i tagli di Arabia Saudita e Kuwait mettono le ali ai prezzi, il Wti sale di oltre 6%


I prezzi del petrolio accelerano, dopo l’annuncio dell’Arabia Saudita di un taglio extra di un milione di barili rispetto a quelli decisi nell’ambito dell’intesa Opec+ del 9 aprile scorso. A New York il Light crude Wti avanza del 6,3% a 25,62 dollari e quelli sul Brent del 3% a 30,50 dollari al barile. A Riad si è accodato anche il Kuwait che ha comunicato un ulteriore taglio di 80.000 barili a giugno. Sulle quotazioni tuttavia pesano i timori di una nuova ondata del coronavirus. 

Intanto il presidente Usa Donald Trump plaude al rialzo del prezzo del petrolio, spiegando che di conseguenza le aziende energetiche americane stanno recuperando profitti e posti di lavoro mentre i prezzi della benzina stanno scendendo come se fosse attuato un taglio delle tasse. Ossia, commenta, “il migliore di tutto i mondi”. Su Twitter, Trump scrive: “I prezzi del petrolio sono in aumento, dato che l’Arabia Saudita ha tagliato la produzione. Le nostre grandi società energetiche, con milioni di posti di lavoro, cominciano di nuovo a star molto bene. Allo stesso tempo, i prezzi della benzina sono ai minimi record (come un grosso taglio delle tasse). Il migliore di tutti i mondi. ‘Transizione verso la grandezza’”.

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Fonte: economia agi