Perseverance è atterrato su Marte. La prima foto della Nasa


AGI – Dopo un viaggio di sette mesi, il rover della Nasa “Perseverance” è atterrato con successo su Marte e ha inviato la sua prima immagine della superfice del pianeta rosso, aprendo una nuova epoca nella storia dell’esplorazione spaziale.

Scopo della missione è trovare conferme a quanto le due precedenti missioni marziane dell’agenzia Usa, Curiosity e Opportunity, avevano suggerito: miliardi di anni fa Marte era un pianeta umido e con condizioni potenzialmente adatte alla vita.

Per questo come destinazione del rover, dopo l’atterraggio più difficile mai tentato sul suolo del pianeta, è stato scelto il cratere Jezero, che gli scienziati ritengono fosse stato un lago in un remoto passato.

Hello, world. My first look at my forever home. #CountdownToMars pic.twitter.com/dkM9jE9I6X

— NASA’s Perseverance Mars Rover (@NASAPersevere)
February 18, 2021

Perseverance cercherà tracce chimiche di vita organica e raccoglierà campioni del suolo che saranno, tra 10 anni, i primi reperti marziani a essere riportati sulla Terra.

Superati i “sette minuti di terrore”, la delicatissima manovra con la quale il vettore è passato da 20 mila a zero chilometri orari, si e’ aperto il paracadute e il robot, delle dimensioni di un’automobile, ha iniziato alle 21:55 italiane la sua avventura alla ricerca di indizi di vita.

Costata tre miliardi di dollari, la missione durerà due anni e, oltre a cercare di rispondere a domande chiave sulla storia e l’evoluzione di Marte, ha lo scopo di porre una pietra miliare sulla strada verso l’obiettivo di trasportarvi un giorno esseri umani.

The parachute has been deployed! @NASAPersevere is on her way to complete her #CountdownToMars: pic.twitter.com/i29Wb4rYlo

— NASA (@NASA)
February 18, 2021

Incontenibile la gioia degli ingegneri del laboratorio di Pasadena al momento del “touchdown”. In passato solo metà dei tentati atterraggi su Marte sono riusciti e quello di Perseverance è stato il più rischioso mai tentato.

Su Jezero, un bacino largo 45 chilometri appena a Nord dell’equatore marziano, il rover robotico più sofisticato mai costruito dalla Nasa esaminerà rocce vecchie di 3,6 miliardi di anni alla ricerca di “biofirme” e tracce di vita organica.

“Perseverance “è dotato di un perforatore, un braccio robotico di due metri e sette diversi strumenti di rilevazione scientifica. Porta con se’ un piccolo elicottero, chiamato “Ingenuity” che tenterà il primo volo controllato su Marte.

“Our team now gets a chance to test, prove, & learn how [the Ingenuity Mars Helicopter] works in the actual environment of Mars. Our team can’t ask for a better reward than that.”

Project manager Mimi Aung shares her excitement for the first ever flight test on another planet: pic.twitter.com/AorK4tKCml

— NASA (@NASA)
February 18, 2021

In caso di successo, si aprirebbero prospettive tecnologiche ancora più vaste: un rover in un giorno puo’ coprire distanze di alcune centinaia di metri che un elicottero percorrerebbe in pochi secondi.

I campioni raccolti da Perseverance verranno stoccati in contenitori che verranno poi raccolti da una successiva missione che la Nasa recupererà in una serie di successive missioni che verranno svolte insieme all’European Space Agency.

Un primo rover verrà spedito per raccogliere i diversi contenitori in un unico recipiente che verrà mandato in orbita intorno a Marte per poi essere raccolto, in seguito, da un vettore spaziale che lo riporterà sulla Terra, con il suo prezioso contenuto, nel 2031.

Febbraio è stato un mese frenetico per Marte. L’atterraggio di Perseverance è stato preceduto dall’invio della sonda emiratina Hope, entrata con successo nell’orbita marziana lo scorso 9 febbraio, e dal satellite orbitale cinese Tianwen-1, il cui atterraggio sarà tentato in primavera.

Vedi: Perseverance è atterrato su Marte. La prima foto della Nasa
Fonte: estero agi