Perché l’8 marzo si festeggia la festa delle donne: storia e significato


 

Celebrata ogni anno in quasi tutto il mondo lo stesso giorno, scopriamo insieme perché l’8 marzo si festeggia la festa delle donne

 

di Viola Stellati Fonte: shutterstock

 

Celebrata ogni anno in Italia e in molti altri Paesi, dietro alla simbologia di profumate mimose e di cene tra amiche, la Giornata internazionale dei diritti della donna ha significati ben più profondi, come del resto racconta il suo vero nome. “Festa”, quindi, non è propriamente la denominazione corretta in quanto è una celebrazione che vuole sottolinearne gli aspetti sociali a scapito di quelli meramente mondani. Scopriamo insieme perché l’8 marzo si festeggia la festa delle donne.

Come è nata la Giornata internazionale dei diritti della donna

Se si vuole sapere perché l’8 marzo si festeggia la festa delle donne bisogna fare un salto indietro nel tempo: ai primi del Novecento. Secondo alcuni l’origine di questa giornata parrebbe risalire a una tragedia accaduta nel 1908 tra le operaie dell’industria tessile Cotton di New York che sono rimaste uccise da un incendio.

Un avvenimento che, però, sembrerebbe essere stato confuso con un altro incendio accaduto nella stessa città, nel 1911, dove si registrarono 146 vittime fra cui molte donne.

La verità è che di tali situazioni non ci sono molti riscontri storici e, non a caso, questa giornata nasce perché all’inizio del secolo scorso sono avvenuti tantissimi fatti che hanno portato alla lotta per la rivendicazione dei diritti delle donne e all’istituzione, appunto, della Giornata internazionale delle donne.

La prima festa della donna nel mondo

La prima festa delle donne venne celebrata il 28 febbraio 1909 negli Stati Uniti per iniziativa del Partito Socialista Americano. Una data scelta in ricordo dello sciopero di migliaia di camiciaie newyorkesi che, l’anno prima, avevano rivendicato con forza migliori condizioni di lavoro.

L’anno seguente la ricorrenza venne introdotta anche in Europa sotto l’impulso dell’Internazionale Socialista che, durante lo svolgimento del congresso di Copenhagen, decise di istituire la Giornata internazionale della donna per promuoverne diritti e per sostenere la campagna in favore del suffragio universale. Anche in questo caso, la celebrazione fu fissata l’ultima domenica di febbraio.

Austria, Danimarca, Germania e Svizzera, nel 1911, furono i primi Paesi del vecchio continente a celebrare la donna in una precisa giornata.

E l’Italia?

Nel nostro Paese la prima Giornata internazionale della donna è stata festeggiata il 22 marzo 1922.

Nel 1946, su proposta di Teresa Noce, Rita Montagnana e Teresa Mattei, è stata invece individuata la mimosa come suo simbolo ufficiale: la fioritura di questo fiore avviene sempre nei primi giorni di marzo; aveva costi abbastanza contenuti; il giallo rappresenta il passaggio dalla morte alla vita diventando così metafora delle donne che si sono battute per l’uguaglianza di genere.

Perché è stato scelto proprio l’8 marzo

La domanda che ci siamo posti all’inizio, ovvero perché l’8 marzo si festeggia la festa delle donne, non ha però ancora trovato risposta.

Abbiamo capito che ha un carattere ben diverso da quello di una festa e che in realtà è una giornata che ha lo scopo di ricordare sia le conquiste sociali, economiche e politiche, sia le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono ancora oggetto in ogni parte del mondo.

Inoltre, abbiamo anche compreso che nel corso degli anni è stata celebrata in giornate diverse, mentre oggi ricorre quasi ovunque la stessa data. Ma come ci siamo arrivati?

Il perché l’8 marzo di festeggia la festa delle donne è molto semplice: a Mosca, nel 1921, si tenne la Seconda Conferenza delle Donne Comuniste e, proprio in quella circostanza, venne scelto l’8 marzo per ricordare la manifestazione contro lo zarismo delle donne di San Pietroburgo avvenuta nel 1917.

Bisogna arrivare poi al 1922, quando Vladimir Lenin istituì l’8 marzo come festività ufficiale, anche se fino agli anni Settanta venne celebrata principalmente nell’Unione Sovietica e in Cina.

Il 1972 è stato, invece, l’anno in cui le Nazioni Unite proclamarono il 1975 “Anno internazionale delle donne” invitando tutti i Paesi membri a celebrare la ricorrenza l’8 marzo.

Qualche anno dopo l’Assemblea generale delle Nazioni Unite propose a ogni Paese, nel rispetto delle tradizioni storiche e dei costumi locali, di dichiarare un giorno all’anno “Giornata delle Nazioni Unite per i diritti delle Donne e per la pace internazionale”.

Da quel momento in poi l’Assemblea riconobbe il ruolo della donna negli sforzi di pace, l’urgenza di porre fine a ogni discriminazione e di aumentare gli appoggi a una piena e paritaria partecipazione delle donne alla vita civile e sociale del loro Paese.