Per Meloni con il Dpcm di Draghi "tutto cambia perché nulla cambi"


AGI – “Tutto cambia perché nulla cambi. Credo che il primo segnale di discontinuità che fosse legittimo aspettarsi dal nuovo governo dovesse essere quello di non procedere per Dpcm. Noi non possiamo considerare “emergenziale” la situazione nella quale ci troviamo, perché dopo più di un anno è la normalità. E la libertà delle persone, nella normalità di una nazione democratica, non si limita con un atto amministrativo. Credo che questi siano i grandi interrogativi di questo tempo e dispiace che Mario Draghi abbia esordito in continuità con il lavoro di Conte”. Lo dice la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, intervistata da Vista.

Quanto alle richieste di DdI su decreto ristori Meloni aggiunge che “le proposte di Fratelli d’Italia rimangono le stesse: i ristori vengano calcolati sulla base del fatturato e non sui codici Ateco, perché ci sono tante attività che pur non avendo chiuso, non hanno guadagnato nulla. E chiediamo più risorse. Abbiamo inviato al presidente del Consiglio Mario Draghi una proposta molto seria: abolire l’iniziativa inutile del cashback, la lotteria degli scontrini che vale quasi 5 miliardi di euro, e mettere quelle risorse proprio sul prossimo decreto ristori. Non mi pare una cosa intelligente che il governo italiano abbia speso finora 11 miliardi sui ristori e quasi 5 miliardi sul cashback”.

Secondo Meloni il ritorno degli studenti alla didattica a distanza “è’ il segno del fallimento delle misure che sono state messe in campo finora. Abbiamo più volte denunciato che sarebbero state insufficienti a fermare il contagio e oggi viene dimostrato. La chiusura serale dei ristoranti o la chiusura delle palestre sono stati solo capri espiatori: la priorità era lavorare per potenziare i mezzi pubblici e lavorare contro il rischio nelle scuole. Per esempio la Regione Marche guidata da un esponente di Fdi ha investito alcuni milioni di euro per dotare le classi degli istituti della Regione dell’areazione meccanica controllata, che secondo gli esperti è il modo migliore per rendere l’aria salubre e impedire il contagio”.

Riferendosi alle riaperture infine, Meloni sostiene che “la strada giusta è che la politica si assuma insieme ai tecnici di questo campo la responsabilità di varare dei protocolli e che consenta a tutti coloro che possono adeguarsi a quei protocolli di stare aperti. perché le chiusure settoriali, cosi’ come sono state immaginate finora, francamente non hanno alcun senso: nessuno ad esempio mi ha spiegato perché se un ristorante che mantiene determinati protocolli non sia pericoloso a pranzo ma lo diventi a cena”, conclude. 

Source: agi