Per Burioni "cosa faremo in estate dipende da noi adesso"


“Siamo in un momento decisivo, in cui dobbiamo continuare a rimanere in casa e a far sì che il virus non si trasmetta. Non si trasmette da solo. E’ l’unico modo che abbiamo per uscire da questa situazione. Per una volta, uno vale uno. Quello che fa ognuno di noi poi si riflette su tutti gli altri. Che cosa succederà in estate? Non ha senso fare qualunque previsioni. Non hanno senso previsioni ottimistiche, ma nemmeno quelle pessimistiche. Dobbiamo pensare al presente. L’estate è nelle nostre mani. Dobbiamo restare a casa. Ciò che accadrà d’estate dipenderà da quello che facciamo noi adesso”. Così il virologo Roberto Burioni, ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format “I Lunatici”, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio. “Se continuiamo a stare in giro a fregarcene il virus non si fermerà. Se invece adesso continuiamo con un sacrificio – ha aggiunto -, fermiamo parte grossa dell’epidemia e poi piano piano ricominciamo, non sono così pessimista. Comunque è impossibile ora fare previsioni. Viviamo alla giornata, fare programmi alla distanza non ha senso”.

Sui farmaci in via di sperimentazione e sulla corsa al vaccino, Burioni ha precisato: “Siamo al punto di partenza, questo virus è apparso sulla faccia della terra poco fa, il vaccino lo avremo molto dopo l’estate. Ci sono farmaci attualmente in uso che potrebbero essere utili, ma vanno sperimentati, serve uno studio controllato”.

Quanto alla fake news che vorrebbe alcuni extracomunitari immuni dal virus: “Nessuno ha già gli anticorpi – ha assicurato il virologo – tutti possono infettarsi. A prescindere dalla nazionalità. Qualcuno ha conseguenze gravi, qualcuno più fortunato ha conseguenze più lievi. Gli anziani vanno incontro a conseguenze più gravi, i bambini sono protetti e gli uomini si ammalano più delle donne. Una volta gli uomini fumavano più delle donne, è per questo forse che tra gli anziani gli uomini si ammalano di più. Tutti vengono infettati, tutti possono trasmettere il virus. Dobbiamo stare a casa per non infettarci e non infettare”.

Sulle previsioni di Trump di riaprire l’America tra quindici giorni: “E’ molto ottimista, gli auguro di avere ragione, tutto qui. L’immunità di gregge di cui parlano in Gran Bretagna? Non si è mai raggiunta se non grazie a un vaccino, per nessuna malattia virale nella storia dell’uomo”. 

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Fonte: cronaca agi