Grave, ma ormai in Italia tutto è possibile. E’ questa la terribile considerazione che facciamo. Una storia ignobile frutto della irresponsabilità di uomini che dovrebbero essere in prima linea per salvaguardare la salute. A Napoli un ospedale pubblico chiude, con i pazienti ricoverati dimessi o spostati e quelli da ricoverare dirottati altrove, per consentire all’intero staff di partecipare alla festa per la nomina del primario. La vicenda trova conferma nel provvedimento di sospensione cautelativa del primario, disposta d’urgenza dalla direzione generale della Asl, e dall’apertura di una inchiesta interna. Confedercontribuenti Sanità chiede che si faccia luce su un fatto di tale gravità e si proceda con grande rigore ad accertare la verità.