Parte (tra le polemiche) il bonus internet


Di Antonello Longo
La presidente della Commissione Europea, Ursula Von Der Leyen, anche nelle sue ultime dichiarazioni, ha ribadito che almeno il 20% dei fondi assegnati al nostro Paese dal Next Generation UE, meglio noto come Recovery Fund, dovranno essere destinati all’espansione della rete digitale. Ciò offre all’Italia, che oggi si trova al 17° posto per connettività, la possibilità di colmare il divario che, su questo terreno, la separa dagli altri paesi più industrializzati.
In tema di banda ultralarga, parte in questi giorni la fase operativa del “Piano voucher sulle famiglie a basso reddito” che, con decreto del Mise dello scorso agosto, stanzia 200 milioni di euro per bonus destinati alle famiglie con reddito Isee non superiore a ventimila euro per
Il bonus consiste in un voucher fino a 500 euro per l’acquisto di abbonamenti internet a banda ultralarga, PC o tablet, in pratica si tratta di uno sconto sul canone di abbonamento a servizi di connettività. Attenzione, però: il bonus è valido soltanto per le nuove connessioni, non per quelle già attivate, saranno possibili soltanti aumenti di potenza delle connessioni, non passare da un contratto all’altro con prestazioni analoghe né semplici cambi di intestazione.
Anche per i PC o tablet non è possibile acquistarli direttamente e poi chiedere il rimborso per mezzo del vaucher, è necessario invece che l’acquisto sia collegato alla stipula di un abbonamento per la connessione con banda ultralarga, con un contratto delladurata di almeno un anno.
Dei 500 euro di importo massimo una cifra compresa tra i 200 e i 400 euro può essere usata come sconto per un abbonamento alla connessione internet veloce. La parte restante, tra i 100 e i 300 euro, può essere utilizzata come sconto sull’acquisto di un PC o di un tablet.
La connettività acquistabile con l’aiuto del bonus governativo deve essere di almeno 30 Mbit/s in download. Per usufruire del bonus è necessario contattare un operatore di telecomunicazioni tra quelli accreditati che aderiscono all’iniziativa. Dal momento della prenotazione l’operatore dovrà attivare il servizio e consegnare il personal computer o il tablet entro 90 giorni.
L’elenco degli operatori accreditati (che sarà costantemente aggiornato) e le notizie sulle offerte disponibili sono pubblicate sui siti www.infratelitalia.it e bandaultralarga.italia.it.
La notizia è particolarmente importante per le famiglie meno abbienti che devono fare i conti, in questi difficili tempi di pandemia, con il telelavoro e con la didattica a distanza imposta alle scuole.
Perché al bonus possano accedere anche le imprese si dovrà aspettare una nuova misura, in preparazione, definita “voucher di fase due. La fase due dovrebbe anche estendere il bonus alle
famiglie con Isee superiore a 20.000 euro
Nelle regioni Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Toscana il voucher sarà disponibile solo in alcuni comuni.
A gestire gli interventi per conto del Mise (ministero dello sviluppo economico) sarà Infratel Italia, attraverso il cui portale telematico gli operatori interessati dovranno registrarsi per l’erogazione del contributo.
Per quanto riguarda gli operatori di tlc, essi dovranno accedere per l’accreditamento alla piattaforma di Infratel italia entro il prossimo 9 novembre. All’esito della registrazione e della validazione essi potranno caricare sulla piattaforma le offerte associate al bonus per poi, appena approvate le offerte, avviare l’acquisizione dei contratti di connettività finanziati con il voucher.
Nel sito istituzionale del Mise è disponibile una pagina con 15 punti dedicati ai consumatori che siano interessati a richiedere il contributo e 12 punti dedicati agli operatori che vogliano partecipare all’iniziativa e accreditarsi presso Infratel Italia. Un’ altra pagina contiene il manuale operativo e la documentazione utile.
Il bonus internet dovrebbe contribuire a ridurre il divario digitale del Paese, aggravato dall’emergenza Covid. Infatti le due regioni più popolose, Lombardia e Lazio, secondo i dati diffusi da Infratel Italia, beneficeranno soltanto, rispettivamente, del 4,3 % e del 2,64% del totale delle risorse disponibili, mentre la maggior parte dei voucher verrà indirizzata verso le regioni del Sud Italia. Circa il 20% delle risorse andrà alla Sicilia, con quasi 80 mila famiglie che potranno richiedere il bonus, alla Campania è riservato il 18,6%, con quasi 75 mila famiglie interessate, alla Puglia il 14%.
Sulla misura, tuttavia, non sono mancate le polemiche. L’Aires, l’associazione di settore dei rivenditori di elettrodomestici parla di “regali di Stato” ad una specifica categoria, protestando duramente perché la normativa riserva in via esclusiva agli operatori telefonici la gestione dell’intero processo, quindi non solamente la parte relativa alla connessione ad internet, ma anche la consegna alle famiglie dei PC, dei tablet e dei modem con la formula del comodato d’uso.
Per i retailers di elettrodomestici la mancata libertà da parte dei consumatori di poter scegliere le apparecchiature per navigare in internet è una limitazione ingiusta ed ingiustificata, che vanifica l’ampia pluralità di offerte di case produttrici e modelli  disponibili sul libero mercato.
Da questo punto di vista, in effetti, le misure provocano un effetto di distorsione della concorrenza, procurando un grave danno ai rivenditori di prodotti elettronici.