Parigi 2024: tutorial letti cartone, nuova ‘disciplina’ social


Sono proprio di cartone, e il materasso invece è di plastica. Tipo un maxi imballaggio, di quelli che potrebbero contenere un frigorifero. Solo che invece di un elettrodomestico quei materiali accoglieranno le stanche membra degli atleti olimpici per il meritato riposo prima e dopo le gare. Certo, nella misura in cui sarà possibile. La questione dei letti toccati in sorte a quanti gareggeranno a Parigi è stata già ampiamente dibattuta – e sottoposta anche a ironici (?) stress test per misurare la resistenza al carico dei giacigli – ma via via che le squadre dei vari Paesi arrivano al Villaggio, quello del ‘tutorial’ sul letto ‘green’ sta diventando un genere a sè che popola i social degli atleti. Con non poche, rassegnate, ironie.
La tuffatrice azzurra Chiara Pellacani documenta la questione con un video sul suo account X. “I letti sono di cartone”, conferma con tanto di ‘bussata’ – gesto iconico ripetuto un pò da tutti per confermare la natura del giaciglio – sulla testiera del letto. Le immagini mostrano anche la ‘rete’. “Spostando i letti abbiamo visto che praticamente sono dei pezzi di cartone incastrati tra loro”, spiega l’atleta concedendo che “alla fine è anche comodo”. Vero è che “il materasso non è un vero e proprio materasso ma è formato da plastica riciclata”.
Il tuffatore britannico Tom Daley, tanto per stare in tema, sul suo ci salta anche sopra mentre gli atleti brasiliani concedono un sorridente “omologato” e anche la canoista messicana Sofia Reinoso ci ride su.
Un pò meno entusiasta la pallanotista australiana Tilly Kearns che annota di temere di rimetterci la schiena mentre la tuffatrice canadese Caeli McKay si è fatta comprare dal team un altro cuscino e un materassino extra. Anche se il risultato è quello che è. (AGI)