A una settimana dall’inaugurazione di Parigi 2024, della scia lunga di critiche alla sua sfarzosa quanto controversa cerimonia e del maxi sabotaggio che ha paralizzato la rete ferroviaria francese, i primi bilanci non sono all’altezza delle aspettative, anche se qualche ‘premio’ viene assegnato a sorpresa.
“Ma dove sono i turisti?” si domandano i professionisti del turismo, dagli alberghi ai ristoranti passando per i tassisti e le compagnie di navigazione sulla Senna, delusi dall’affluenza prevista di 15 milioni di visitatori nella capitale francese. Invece di rifiutare prenotazioni, di essere in overbooking, bistrot, battelli e taxi hanno sempre posti disponibili. Molti locali e luoghi di cultura che hanno assunto del personale per l’occasione di festa, a 100 anni dagli ultimi Giochi olimpici ospitati a Parigi, deplorano che al momento non c’è corrispettivo in termini di incassi.
Eppure, gli arrivi turistici nella capitale sono in aumento rispetto all’anno scorso: 650 mila tra il 24 e il 27 luglio, con un incremento del +17,3% per i visitatori francesi e del +14,8% per gli stranieri, secondo l’Ufficio del Turismo di Parigi. “Gli arrivi aerei internazionali tra il 24 luglio e l’11 agosto dovrebbero aumentare del +8%, con una forte domanda da parte di alcuni mercati chiave come Cina (+109%), Giappone (+42%), Germania (+29%) e Stati Uniti (+25%)”, aggiunge Olivier Ponti di Forwardkeys, società di analisi dei dati turistici. Per quanto riguarda gli hotel, il tasso di occupazione previsto a Parigi per il primo fine settimana di agosto è stimato a quasi il 90%. Per l’intero periodo dei Giochi, è leggermente più basso, pari all’82%, per poi scendere al 45% dal 12 agosto e risalire al 54% per le Paraolimpiadi, secondo l’organizzazione leader del settore, Umih.
“I visitatori stanno arrivando dove si svolgono i Giochi, in particolare intorno alle grandi fan zone e alle sedi delle gare olimpiche”, ha sottolineato l’Ufficio del Turismo, in particolare nel 19° arrondissement, che ospita il Club France, e a Seine-Saint-Denis.
“Le Olimpiadi hanno spaventato la clientela abituale con prezzi troppo alti e una comunicazione ansiogena. Ci sono 2 milioni di turisti stranieri che hanno spaventato i soliti 3 milioni di turisti”, riassume Didier Arino, direttore generale di Protourisme. A suo avviso, la fascia alta del mercato sta andando bene, ma per il settore alberghiero di fascia media è più complicato perché i prezzi sono troppo alti. Il settore ha adeguato i prezzi, che ora sono solo leggermente più alti in media rispetto all’anno scorso: 218 euro a notte a Parigi e dintorni. Gli albergatori, i ristoratori, i proprietari di bar e i negozianti contano ora sul “successo della cerimonia di apertura” per “riportare il numero dei visitatori: l’atmosfera è festosa, i trasporti pubblici funzionano perfettamente, nonostante la congestione prevista”, scrivono le principali associazioni di categoria in un comunicato stampa, invitando i visitatori “a esplorare la capitale in modi diversi dalle sedi olimpiche”. A Disneyland Paris, solitamente molto affollato in estate, l’applicazione del parco mostra che i tempi di attesa alle varie attrazioni sono molto più bassi del solito. I tassisti hanno espresso il loro “grande disappunto” e hanno chiesto al governo, tramite il loro sindacato, di compensare il calo di attività con un risarcimento pubblico.
Critiche arrivano anche dal villaggio olimpico sulla qualità e la quantità del cibo servito. Il presidente dei Giochi Tony Estanguet ha sottolineato come Parigi 2024 punti a dimezzare le emissioni medie di anidride carbonica per pasto rispetto alle precedenti Olimpiadi, offrendo più cibo vegetariano. Promettendo di non deludere i visitatori di un Paese famoso per la sua cucina raffinata, il comitato organizzativo ha anche assunto diversi chef stellati come consulenti per lavorare al fianco della multinazionale francese Sodexo, appaltatrice del servizio di ristorazione.
Ma nei primi giorni di permanenza nel villaggio, situato in un sobborgo degradato a nord di Parigi, sono state richieste più bistecche, uova e piatti più abbondanti, mentre gli atleti cercavano di rifocillarsi dopo le estenuanti gare o le sessioni in palestra.
La superstar americana della ginnastica Simone Biles ha dichiarato di essere rimasta delusa dall’area ristoro da 3.300 posti a sedere, che presenta sei diverse aree di ristoro che offrono pasti da tutto il mondo. “Non si tratta di vera e propria cucina francese, come quella che potreste mangiare voi ragazzi perché siete fuori dal villaggio”, ha riferito l’atleta. Il campione olimpico italiano dei 100 metri Marcell Jacobs ha definito il villaggio “bello, il cibo no”, una valutazione avallata dalla due volte campionessa mondiale dei 200 metri della Giamaica Shericka Jackson. Altra nota dolente: l’assenza di aria condizionata che rende la permanenza sofferta, con temperature elevate. In effetti il complesso abitativo, che sarà convertito in appartamenti dopo i Giochi, dispone soltanto di un sistema di raffreddamento e riscaldamento geotermico a pavimento rinnovabile. Alcune squadre, come gli Stati Uniti, la Gran Bretagna, i Paesi Bassi o la Francia, hanno scelto di installare refrigeratori portatili per i loro atleti, ma altre devono farne a meno, con temperature che martedì e mercoledì hanno superato i 30 gradi e un alto tasso di umidità. “Soffro il caldo, ma finora ho dormito bene solo con un ventilatore. L’aria condizionata, però, sarebbe meglio per il recupero”, ha testimoniato la giocatrice italiana di beach volley Marta Menegatti.
Altri ancora hanno trovato difficile adattarsi agli innovativi letti di fabbricazione giapponese utilizzati nel villaggio. Le loro basi sono fatte di cartone e i materassi di plastica riciclata, comprese le reti da pesca, il che ha portato alcuni a scherzare sul fatto che fossero “anti-sesso” e progettati per impedire agli atleti di saltare tra le lenzuola.
“Il mio letto è troppo duro, non è il massimo”, ha detto la giocatrice di pallamano spagnola Lysa Tchaptchet. C’è chi invece è entusiasta degli sforzi compiuti dal comitato organizzatore di Parigi 2024 per essere più sostenibile, riducendo le emissioni e assicurandosi che tutte le attrezzature, compresi i letti, possano essere riciclate o riutilizzate in seguito.
Oggetto di ricorrenti preoccupazioni in vista dei Giochi Olimpici, i trasporti pubblici parigini stanno invece mostrando un volto inaspettato: finora efficienti, accoglienti, senza incidenti gravi o tempi di attesa esagerati. A esprimere il loro apprezzamento, riferisce la stampa d’Oltralpe, sono gli utenti abituali e gli stranieri che visitano Parigi.
La sostenibilità e l’efficienza del trasporto pubblico sono il risultato di una buona gestione ma anche del fatto che molti residenti sono scappati dalla capitale, temendo il caos totale. All’inizio dell’ondata di caldo, Valérie Pécresse, presidente della regione Ile-de-France e responsabile dei trasporti, ha partecipato a una distribuzione di acqua in bottiglia nella metropolitana, accolta con sorpresa dagli utenti.
Tuttavia non mancano note negative in merito all’aumento del prezzo del biglietto – passato da 2,15 a 4 euro dal 20 luglio, per finanziare trasporti più competitivi – e all’assenza di aria condizionata negli autobus che trasportano gli atleti.
Infine, anche il sistema sanitario della capitale francese sta reggendo bene il colpo e al momento è stato poco sollecitato dagli atleti e dai visitatori, con in media 4mila visite e controlli al giorno nelle strutture pubbliche, soprattutto nella clinica del villaggio olimpico. Negli ospedali di Parigi l’attività è rimasta in linea con la normale affluenza estiva. (AGI)