Pari opportunità: Women7 e Onu insieme per le imprenditrici


Una collaborazione con l’Onu per sostenere l’imprenditoria femminile in tutto il mondo. Si è concluso con questo annuncio il summit Women7 in Campidoglio, la due giorni dedicata all’uguaglianza di genere promossa dal W7, gruppo d’impegno civile ufficiale del G7. Il progetto ‘Women’s Entrepreneurship Expo’ vedrà quindi uniti Women7 e UN Women, l’ente delle Nazioni Unite per l’uguaglianza di genere. L’obiettivo dell’iniziativa è stabilire ecosistemi globali favorevoli all’imprenditorialità femminile. Iniziando con 30 Paesi nel suo primo anno, il programma prevede di espandersi aggiungendo altri Paesi nei successivi due anni, con lo scopo di raggiungere 5 milioni di imprenditrici in 70 paesi entro il 2030. Dal punto di vista pratico, l’Expo genererà raccomandazioni politiche, promuoverà la collaborazione tra le parti interessate a livello globale, regionale e locale, e offrirà workshop di capacity building per i governi, le aziende e le imprenditrici partecipanti. Il W7 è stato istituito dalla presidenza canadese del G7 nel 2018, con l’obiettivo di sensibilizzare i governi sulle tematiche legate all’inclusione delle donne in tutti gli aspetti della società attraverso proposte concrete elaborate in veri e propri documenti, i “Communiqué” che vengono consegnati ai leader istituzionali del G7. Dodici le organizzazioni della società civile che compongono il comitato italiano W7, tra le quali Action Aid; Angels4Women; Fondazione Marisa Bellisario; Fuori Quota; Terre des Hommes. “L’imprenditorialità femminile è tra i temi al centro del nostro summit – ha spiegato Martina Rogato, co-chair di Women7, nel corso del summit in Campidoglio – e proprio rispetto a questo forniremo ulteriori raccomandazioni al Governo, soprattutto in occasione della Ministeriale sul Lavoro e Occupazione in programma a Cagliari a settembre”. “Quando parliamo di violenza, non ci riferiamo solo a quella fisica, ma anche a quella economica, finanziaria, culturale che impedisce alle donne di essere autonome, libere – è stata la riflessione di Annamaria Tartaglia, anche lei co-chair W7 -. E in questo contesto, ovviamente, rientra anche la questione dell’imprenditorialità femminile, dove ancora sono troppi gli stereotipi di genere che ostacolano le donne e rispetto ai quali c’è bisogno di un grande lavoro di cambiamento da parte di tutti”. (AGI)
RMW/RED