A Singapore “la diversità è tollerata, ma è diventata qualcosa di più. È accolta e considerata come una ricchezza per le nostre vite. Definisce la nostra stessa identità come Nazione e ci rende orgogliosi di essere singaporiani”. Così il presidente Tharman Shanmugaratnam, nel suo discorso introduttivo dell’incontro di Papa Francesco nell’incontro con le autorità della città-Stato. “Tuttavia, sappiamo – ha sottolineato – che l’armonia razziale e religiosa non è immutabile. Per creare una cultura dell’accoglienza, per non parlare della fiducia, ci vuole un impegno costante e continuo, ovunque nel mondo”. “Dobbiamo costruire una più profonda comprensione reciproca, rafforzare le interazioni tra i diversi gruppi etnici e religiosi e indebolire attivamente le forze che cercano di separare le comunità”, ha aggiunto il presidente.
La Santa Sede, sotto la guida di Papa Francesco, ha aggiunto, “è stata una forte e salda sostenitrice della fraternità umana e della sostenibilità ambientale”. In effetti, “ha parlato con passione di questi temi durante il Suo viaggio nel Sud-Est asiatico”. Sono “sfide cruciali per il mondo di oggi, l’ordine globale si sta indebolendo e i conflitti e le aggressioni non cessano. Si registra una crescente intolleranza all’interno delle società”, ha osservato Shanmugaratnam. “Allo stesso tempo, stiamo assistendo a un’accelerazione del cambiamento climatico, che rende il mondo meno sicuro per l’umanità. La comunità globale deve impegnarsi con maggiore determinazione e decisione per affrontare ciascuna di queste sfide”, ha concluso. (AGI)