Papa: bandire le armi letali autonome


“Condanneremmo l’umanità a un futuro senza speranza, se sottraessimo alle persone la capacità di decidere su loro stesse e sulla loro vita condannandole a
dipendere dalle scelte delle macchine”, prosegue Bergoglio, “Abbiamo bisogno di garantire e tutelare uno spazio di
controllo significativo dell’essere umano sul processo di scelta dei programmi di intelligenza artificiale: ne va della stessa dignità umana”.
E’ quindi il momento “di mostrare al mondo che uniti chiediamo un fattivo impegno per tutelare la dignità umana in questa nuova stagione di uso delle macchine” e non a caso “il fatto che vi ritroviate a Hiroshima per parlare di intelligenza artificiale e pace è di grande importanza simbolica”.
“Tra gli attuali conflitti che scuotono il mondo, sempre più spesso purtroppo oltre all’odio della guerra si sente parlare di questa tecnologia”, rileva ancora il Papa, “per tale motivo ritengo di straordinaria importanza l’evento di Hiroshima. È fondamentale che, uniti come fratelli, possiamo
ricordare al mondo che in un dramma come quello dei conflitti armati è urgente ripensare lo sviluppo e l’utilizzo di dispositivi come le cosiddette armi letali autonome per bandirne l’uso, cominciando già da un impegno fattivo e concreto per introdurre un sempre maggiore e
significativo controllo umano”.
“Nessuna macchina dovrebbe mai scegliere se togliere la vita ad un essere umano”, conclude il messaggio, “Se guardiamo alla complessità delle questioni che abbiamo davanti, includere nel governo delle intelligenze artificiali le ricchezze culturali dei popoli e delle religioni è una chiave strategica
per il successo del vostro impegno per una saggia gestione dell’innovazione tecnologica”.E’ sempre più necessario “ripensare lo sviluppo e l’utilizzo di dispositivi come le cosiddette ‘armi letali autonome’ per bandirne l’uso”. Lo scrive Papa Francesco nel messaggio inviato ai partecipanti all’incontro “AI Ethics for Peace” in corso di svolgimento ad Hiroshima.
“Intelligenza artificiale e pace sono due temi di assoluta importanza, come ho avuto modo di sottolineare ai leader politici del G7, conviene sempre ricordare che la macchina può, in alcune forme e con questi nuovi mezzi, produrre delle scelte algoritmiche. Ciò che la macchina fa è una scelta tecnica tra più possibilità e si basa o su criteri ben definiti o su inferenze statistiche”, scrive il Pontefice, “L’essere
umano, invece, non solo sceglie, ma in cuor suo è capace di decidere. La decisione è un elemento che potremmo definire maggiormente strategico di una scelta e richiede una valutazione pratica. A volte, spesso nel difficile compito del governare, siamo chiamati a decidere con conseguenze anche
su molte persone. Da sempre la riflessione umana parla a tale proposito di saggezza, la phronesis della filosofia greca e almeno in parte la sapienza della Sacra Scrittura. Di fronte ai prodigi delle macchine, che sembrano saper scegliere in maniera indipendente, dobbiamo aver ben chiaro che all’essere umano deve sempre rimanere la decisione, anche con i toni drammatici e urgenti con cui a volte questa si presenta nella nostra vita”.(AGI)