Papa al G7: Parolin, estremamente preoccupato per la pace


La presenza di papa Francesco al G7 in Puglia è “il riconoscimento che il tema dell’intelligenza artificiale ha dei risvolti fondamentalmente etici” e quindi “la richiesta di una parola della Chiesa, e in particolare del Papa, va proprio nel senso di dare un orientamento su questa tematica che oggi è di grandissima attualità e nello stesso tempo di grandissima preoccupazione”. Lo afferma il cardinale segretario di Stato vaticano, Pietro Parolin, in una intervista ad Avvenire.
Il porporato collega questa, inoltre, questa presenza al tema della pace. “Il Papa – afferma – è estremamente preoccupato per la situazione che stiamo vivendo e continua a rinnovare i suoi appelli perché si cerchino vie, cammini e percorsi di pace. Egli è dunque pronto a utilizzare tutti i mezzi e gli spazi che gli sono offerti, per tentare di ricostruire questo tessuto della comunità internazionale che si è ultimamente lacerato e che purtroppo ha difficoltà a essere ricomposto”. In merito ai diversi scenari di guerra, Parolin si dice convinto che l’appello lanciato il giorno di Pasqua dal Pontefice per uno scambio di prigionieri tra Ucraina e Russia “è stato raccolto e gli è stato dato seguito”.
“Lo accogliamo come un segno positivo – sottolinea -, perché noi crediamo che anche tutto l’impegno profuso lo scorso anno dal cardinale Matteo Zuppi nel corso della missione affidatagli dal Papa abbia avuto un grande valore. E naturalmente riteniamo che proprio questo concentrarsi sugli aspetti umanitari – per quanto riguarda sia i prigionieri, sia i bambini – possa creare le condizioni per arrivare a dei negoziati e, speriamo, alla conclusione della guerra”.
Per quanto riguarda il Medio Oriente, il segretario di Stato dice che la diplomazia vaticana è al lavoro e ribadisce la disponibilità della Santa Sede a mediare per la fine del conflitto e indica nella soluzione dei due Stati la via da percorrere.(AGI)
RED