Panama: oltre 480 arresti durante proteste per riforma pensioni


Più di 480 persone sono state arrestate a Panama durante le violente proteste contro un piano del governo per innalzare l’età pensionabile, scatenando scontri tra polizia e manifestanti che hanno provocato almeno 16 feriti. Il direttore della Polizia nazionale di Panama (PN), Jaime Fernández, ha dichiarato in una conferenza stampa che “più di 480 persone sono state arrestate”, a seguito di una “escalation di violenza senza precedenti” di questa mattina, che ha causato “danni alla polizia nazionale e alle sue risorse” per un ammontare di “267.000 dollari”.
Risultano ferite “16 unità della Polizia nazionale”, due delle quali sono state colpite da oggetti contundenti (blocchi, viti e barre d’acciaio tra gli altri) lanciati dai manifestanti dalla cima di una torre in costruzione di un ospedale pubblico per bambini, dove si sono barricati. Il Sindacato dei Lavoratori dell’Edilizia e delle Industrie Affini (Suntracs) ha bloccato un tratto dell’Avenida Marítima, una delle principali arterie di Panama City, e altri punti nevralgici della capitale in segno di rifiuto del progetto di riforma del CSS, in discussione nella legislatura. Il progetto di legge all’esame dell’Assemblea nazionale prevede l’innalzamento dell’età pensionabile di tre anni, a 60 anni per le donne e 65 per gli uomini, al fine di ridurre il deficit del sistema pensionistico, che rischia di fallire. Il testo prevede anche un aumento del 3% dei contributi pensionistici a carico dei datori di lavoro e un contributo annuale del governo di quasi 1,2 miliardi di dollari. (AGI)