La leggenda dice che il soprannome sia legato a un suo modo di dire: “tittìa”, infatti, è un’espressione sarda che significa “che freddo” e lo stesso Atzeni, appena diciottenne, arrivato da poco nelle scuderie di Luigi Bruschelli, detto Trecciolino, era solito dire “tittìa” durante le mattine più fredde passate ad allenare i cavalli. Il rapporto col Palio di Siena ha inizio prestissimo: appena maggiorenne, esordisce al Palio per il Nicchio, anche grazie all’appoggio di Trecciolino. Nello stesso anno riceve la chiamata del Rione Santa Caterina per il Palio di Asti: il risultato sul campo è un ottimo secondo posto ma, a sorpresa, gli viene attribuita la vittoria, a causa della squalifica del Borgo Tanaro Trincere Torrazzo, vincitore sul campo ma escluso dall’ordine di arrivo per scorrettezze ai danni del Rione San Secondo: il fantino dei lungofiume, Pampero, aveva infatti trattenuto le briglie del cavallo avversario, montato da Bighino.
Al Palio di Siena ottiene la prima vittoria il 2 luglio 2007 per la Contrada dell’Oca, in una corsa incerta fino all’ultimo. Nel palio del 2 luglio 2008 ritorna a correre per la Contrada del Bruco su Estremo Oriente, ma è costretto sempre a correre nelle retrovie senza mai essere protagonista. Nel 2009 corre entrambe le ‘carriere’ a Siena: il 2 luglio corre per la Contrada del Drago, dove monta nuovamente Fedora Saura, coautrice della sua vittoria nell’Oca, ma avendo la posizione di rincorsa, nonostante una partenza abbastanza buona, riesce solo in una carriera incolore. Tittia torna sul tufo senese con i colori della Giraffa, ma dopo una partenza non esaltante cade subito alla prima curva di San Martino, lasciando così scosso il cavallo Giordhan. Nel 2010, dopo aver scontato la sua squalifica di un palio per somma di ammonizioni torna al Palio di Siena il 16 agosto, difendendo i colori dell’Oca, (di cui nel frattempo è divenuto fantino ufficiale) col cavallo Lahib, ma anche questa corsa è incolore, e Tittia si infortuna battendo su un colonnino ed è costretto a fermarsi. Fortunatamente il cavallo rimane incolume. Il 2 luglio 2011 torna alla ‘carriera’ senese dedicata alla Madonna di Provenzano, vestendo sempre il giubbetto della Contrada dell’Oca, e torna a trionfare, dopo un Palio drammatico e ricco di colpi di scena, in groppa all’esordiente Mississippi. Nel 2013 ottiene il suo personale “cappotto”: il 2 luglio 2013 vince il Palio di Provenzano per l’Oca, sul cavallo grigio Guess; poi, conquista anche il Palio dell’Assunta (16 agosto), stavolta vestendo i colori dell’Onda cavalcando la quotata Morosita Prima. Nel 2014 corre entrambe le ‘carriere’ nella contrada della Selva con cavalli considerati tra i migliori di piazza. Nella ‘carriera’ dedicata alla Madonna di Provenzano parte in testa, anche se sfavorito dal posto al canape, ma viene subito incalzato da un’altra Contrada. Riesce a conquistare la seconda posizione. Nel Palio dell’Assunta ha il cavallo più esperto di Piazza, Istriceddu. Riesce in una ‘carriera’ incolore, penalizzato dalla posizione di rincorsa.Nel 2015 nel Palio di Siena di luglio veste il giubbetto del Nicchio con il cavallo Occolè, ma la sua corsa finisce già al primo giro poco prima della curva di San Martino dopo essere stato disarcionato da cavallo dal fantino Massimo Columbu chiamato a difendere i colori del Valdimontone, rivale del Nicchio. Nel Palio dell’Assunta del 2015, che viene rimandato al 17 Agosto per maltempo, monta e vince nella Selva con il cavallo Polonski dominando per tre giri. Il 2 luglio 2016 monta nuovamente per i colori della Contrada del Nicchio su Quadrivia. Partito decisamente in testa, conduce quasi tutta la corsa venendo superato poco prima della terza curva del Casato dalla Contrada della Lupa che andrà a vincere il Palio. Per il Palio di agosto viene chiamato dalla Contrada dell’Aquila a montare il forte grigio Oppio. Le aspettative sono alte, ma al canape subisce le azioni di disturbo della rivale Contrada della Pantera che non gli permettono una buona partenza e, nonostante una vistosa rimonta, non riesce mai ad insidiare le primissime posizioni. Nel Palio di Siena del 2 luglio 2017 corre per l’Onda montando Porto Alabe. Partito di rincorsa non riesce a presidiare le prime posizioni. Ad agosto monta per la prima volta con i colori dell’Istrice su Morosita Prima, barbero con cui aveva già vinto quattro anni prima. Capitato nuovamente di rincorsa, il suo Palio finisce presto, con la caduta alla prima curva del Casato.
Nel Palio di Siena Straordinario del 20 ottobre 2018 corre nel Nicchio con l’esordiente ma favorita Violenta da Clodia, concludendo però in seconda posizione alle spalle di Remorex, che vincerà scosso per la Tartuca.
Il 2 luglio 2019 vince per la sesta volta il Palio di Siena, con i colori della Giraffa, sul cavallo Tale e Quale. Nell’agosto dello stesso anno monta il favorito Remorex per i colori della Selva; Tittia si rende protagonista fino alla seconda curva di San Martino, quando a causa di una traiettoria troppo stretta sbatte sul colonnino e cade sul tufo. Il barbero scosso, che dalla seconda posizione si ritrova quarto, si rende però protagonista di una rimonta e a pochi centimetri dal bandierino strappa la vittoria alla contrada del Bruco, conseguendo la seconda vittoria in carriera e regalando a Giovanni Atzeni la settima vittoria sull’anello di Piazza del Campo, nonché il secondo personale “cappotto” al Palio di Siena.
Il 2 luglio 2022 vince il suo ottavo Palio (terzo consecutivo), con il giubbetto del Drago, montando Zio Frac.
Nel Palio di agosto 2022 monta nuovamente su Violenta da Clodia per i colori del Leocorno e riesce a vincere il suo quarto palio consecutivo, impresa riuscita in passato solamente ad altri tre fantini (Niccolò Chiarini detto “Caino” da agosto 1815 a luglio 1817, Giovanni Brandani detto “Pipistrello” da luglio 1833 ad agosto 1834, Pietro Paolo Rocchi detto “Paolaccino” da agosto 1833 a luglio 1855).
Inoltre, realizza il suo terzo personale “cappotto”, come solamente altri 2 fantini prima di lui (Isidoro Bianchini detto “Dorino” e Niccolò Chiarini detto “Caino”) ed è il secondo fantino della storia a realizzare due cappotti personali consecutivi dopo Giovanni Brandani detto “Pipistrello”.
Nel Palio di luglio 2023 monta nuovamente su Violenta da Clodia per i colori della Selva e vince il suo quinto palio consecutivo. Nessuno come lui. (AGI)