Pakistan: crisi con Iran dopo raid martedì, ritira ambasciatore


Alta tensione tra Pakistan e Iran: Islamabad ha incolpato Teheran per un attacco aereo che ha ucciso due bambini sul suo territorio, a seguito di raid simili in Iraq e Siria da parte dell’Iran contro quelli che ha definito “gruppi terroristici anti-iraniani”. Il Pakistan ha definito l’attacco, avvenuto martedì sera vicino al confine tra i due Paesi, “totalmente inaccettabile” e ingiustificato e ha richiamato il suo ambasciatore dall’Iran mentre ha bloccato il ritorno dell’inviato di Teheran a Islamabad.
L’agenzia di stampa iraniana Mehrnews ha dichiarato che l’attacco “con missili e droni” ha preso di mira la sede del gruppo Jaish al-Adl in Pakistan, definendolo “un altro passo decisivo compiuto dall’Iran in risposta all’aggressione contro la sicurezza del nostro Paese”. Costituito nel 2012, Jaish al-Adl è inserito dall’Iran nella lista nera dei gruppi terroristici e negli ultimi anni ha compiuto diversi attacchi in territorio iraniano.
“Nessuno dei cittadini dell’amichevole e fraterno Paese del Pakistan è stato preso di mira da missili e droni iraniani”, ha dichiarato il ministro degli Esteri di Teheran, Hossein Amir-Abdollahian, a margine del World Economic Forum di Davos, in Svizzera. Il Ministero degli Esteri iraniano ha poi fatto sapere che Amir-Abdollahian ha parlato con il suo omologo pakistano Jalil Abbas Jilani, sottolineando che “la sovranità e l’integrità territoriale del Pakistan sono fonte di grande preoccupazione”. (AGI)