Il padre morì il 16 aprile del 2021 sul lavoro, in un cantiere della ferrovia a Viserba (Rimini) e la ditta appaltatrice dei lavori, la Fadep, per risarcirlo, lo ha assunto a tempo indeterminato. Oggi è terminato il processo per la morte dell’operaio di 53 anni dipendente della ditta subappaltatrice che, secondo la ricostruzione da parte della Polizia di Stato, fu investito da una ruspa in movimento nel cantiere stradale che si occupava dei lavori per la nuova viabilità dell’area, gestito da Rfi-Rete ferroviaria italiana, lungo la ferrovia Rimini-Ravenna. Dopo un lungo processo e il risarcimento ai familiari dell’operaio di origine casertana da parte dell’assicurazione della ditta subappaltatrice, si è chiuso il primo grado davanti al gup di Rimini, Raffaella Ceccarelli, con tre condanne. Il capo cantiere della ditta appaltatrice Fadep (con sede a Napoli) è stato condannato a 8 mesi con pena sospesa e rito abbreviato; il conducente dell’escavatrice che travolse l’operaio e il responsabile della ditta Moretti che aveva in subappalto i lavori hanno entrambi patteggiato a 10 mesi e 20 giorni.