Onu: 2023 devastante per giornalisti; solo 30% omicidi indagato


Il 2023 è stato un anno “devastante” per il giornalismo, segnato ancora una volta dall’impunità che circonda gli omicidi e gli arresti di giornalisti e altri operatori della comunicazione in tutto il mondo. E’ quanto ha denunciato l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Turk, in una conferenza in occasione della Giornata mondiale della libertà di stampa. “71 giornalisti e operatori dei media sono stati assassinati nel 2023 e solo il 30% di questi omicidi è stato indagato”, ha sottolineato l’Alto Commissario durante l’evento tenutosi a Ginevra. “Quando perdiamo un giornalista, perdiamo gli occhi e le orecchie verso il mondo esterno”, ha affermato Turk secondo cui “sebbene sia essenziale celebrare il valore della verità in giorni come la Giornata mondiale della libertà di stampa, lo anche “proteggere le persone che lavorano coraggiosamente per scoprirla”.
Il responsabile dei diritti umani dell’Onu ha riconosciuto anche il lavoro dei vignettisti che – ha assicurato – “con le loro opere hanno una straordinaria capacità di evidenziare l’impatto dei diritti negati, ma anche la promessa dei diritti concessi”. (AGI)
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