AGI – La pandemia “non è stato uno stress test straordinario soltanto per gli atenei, per le Università, lo è stato per l’intera società, lo è stato per tutti in ogni parte del mondo”, “la fase drammatica che abbiamo attraversato ci ha consegnato la percezione che ognuno ha bisogno degli altri, ciascuno di noi ha avuto bisogno degli altri, e gli altri hanno avuto bisogno di noi”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella alla cerimonia per l’anno accademico della Statale di Milano.
L’auspicio, ha continuato Mattarella, è che quanto è accaduto “non venga rimosso dalla memoria e dagli insegnamenti quando sarà superata la fase dell’emergenza. A livello interpersonale ma anche nelle relazioni istituzionali e tra gli Stati. Un insegnamento da coltivare, custodire e mettere a frutto”.
Siamo avviati velocemente sulla strada per uscire dalla pandemia ma non siamo ancora al traguardo, ha detto il presidente della Repubblica. Durante questo periodo “è emerso agli occhi di tutti il senso e il valore della ricerca” scientifica, “non saremo mai abbastanza grati alla scienza per gli strumenti che ci ha fornito” per combattere il virus.
La cerimonia dell’anno accademico 2020-2021 della Statale in corso oggi porta i segni della pandemia. Non solo perché si sarebbe dovuta tenere a febbraio, ma anche perché nell’Aula magna i posti lasciati vuoti dalle vittime del Covid si notano. Ha voluto ricordare le tante vittime della pandemia il rettore dell’Università Elio Franzini durante il suo intervento: “È difficile non vedere di nuovo qui con noi – ricordo il posto esatto in Aula Magna – persone che non ci sono più, portate via dal Covid”. “Oggi, infatti, in senso proprio non inauguriamo, ma vogliamo testimoniare, anche grazie a Lei signor Presidente, alla sua presenza, che andiamo avanti – ha detto – che non siamo mai stati fermi”.
Source: agi