Nuovo Governo: strada in salita, tante le gatte da pelare


 

 

L’agenda delle scadenze e dei tavoli urgenti nei prossimi mesi, incalzano a ritmo ferrato: dalla riforma pensioni, al tema energetico, dal Pnrr alla lotta al Covid, le finanze pubbliche e le grandi partite della finanza privata, ovviamente la delicatezza delle scelte in politica internazionale con la guerra in Ucraina in corso.

di Redazione

 

Le elezioni politiche del 25 settembre daranno all’Italia un nuovo Parlamento, un nuovo presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e un nuovo Governo di centrodestra.

Purtroppo, l’agenda delle scadenze e dei tavoli urgenti nei prossimi mesi, incalzano a ritmo ferrato: dalla riforma pensioni, al tema energetico, dal Pnrr alla lotta al Covid, le finanze pubbliche e le grandi partite della finanza privata, ovviamente la delicatezza delle scelte in politica internazionale con la guerra in Ucraina in corso.

Si partirà subito dalla redazione della legge di bilancio, con la mina rappresentata da una crescita vista fortemente al ribasso (proiezione 2023 non oltre lo 0,7-0,8%) che incide sugli obiettivi di contenimento del deficit ed erode di conseguenza risorse a disposizione. Uno dei primi compiti del nuovo esecutivo sarà indicare obiettivi programmatici essenziali per la prossima legge di Bilancio. La crescita del Pil per il 2023 sarà quasi sicuramente inferiore alle attese, riducendo le risorse a disposizione per le misure proposte in campagna elettorale (dalla flat tax al reddito di cittadinanza)

CARO BOLLETTE – Il decreto Aiuti ter, provvedimento di sostegno a famiglie e imprese per contenere gli effetti degli aumenti energetici, potrebbe non bastare. Probabilmente bisognerà intervenire di nuovo.

PENSIONI – A fine anno terminerà l’esperienza di Quota 102, Opzione donna e Ape sociale con la prospettiva, senza interventi entro dicembre, del ritorno dal 1° gennaio 2023 alla legge Fornero in versione integrale.

PARTITE INDUSTRIALI – Bisogna chiudere urgentemente le questioni legate a ITA, rete unica per la banda ultra larga, TIM-OPEN FIBER, MPS, RAI WAY, la siderurgia statale, ILVA, microelettronica, lo stop delle auto diesel e benzina entro il 2035.
PNRR – Bisogna programmare la terza tranche dei fondi europei. Il nuovo governo traccerà la strada, anche da un punto di vista finanziario, scegliendo se ricorrere a uno scostamento di bilancio o meno

INDIPENDENZA ENERGETICA – In attesa della decisione a livello europeo sul “price cap”, i partiti si sono divisi come affrontare la crisi energetica, chi chiede un tetto all’Ue sul tetto del gas, chi spinge per una maggiore indipendenza energetica. Problemi da affrontare, ma divisori, la creazione di nuovi impianti (possibilmente di fonti rinnovabili), trivellazioni e inceneritori ed il ritorno al nucleare pulito.

COVID – Da questo mese arriveranno i nuovi vaccini “aggiornati” per contrastare le ultime varianti del coronavirus. Nelle prossime settimane quindi la campagna vaccinale sarà intensificata.

LE RISORSE FINANZIARIE – La copertura economica di queste misure sarà uno dei temi fondamentali. Perché se l’esecutivo Draghi ha più volte ribadito la sua contrarietà a nuovi scostamenti di bilancio, bisognerà capire come si comporterà il governo entrante. Le varie forze politiche si sono espresse in modi diversi in materia

 

Tutte gatte da pelare.