E’ stata una nuova notte di disordini in Nuova Caledonia, dove una persone è morta a Noumea, il capoluogo amministrativo del territorio francese, uccisa a colpi di arma da fuoco.
L’Assemblea nazionale francese ha adottato un disegno di legge di riforma costituzionale volto ad ampliare l’elettorato per le elezioni provinciali, una mossa contestata dal movimento pro-indipendenza. Gli incendi e i saccheggi sono proseguiti nonostante il coprifuoco introdotto martedì. Più di 130 persone sono state arrestate e una sessantina ferite tra le forze dell’ordine.
Dopo i senatori, i deputati hanno adottato il testo del governo con 351 voti favorevoli e 153 contrari. La riforma avrà ancora bisogno dei tre quinti dei voti dei parlamentari riuniti in Congresso a Versailles ed Emmanuel Macron ha promesso che non lo convocherà “a ridosso” di questo voto, per dare ai partiti locali un’ultima possibilità di discutere la questione. Il presidente ha annunciato che il Congresso si riunirà “prima della fine di giugno” per adottare definitivamente la controversa riforma costituzionale sulla Nuova Caledonia se i partiti pro-indipendenza e lealisti non si accorderanno entro quella data su un testo condiviso. “Si tratterà, collettivamente e responsabilmente, di trovare un accordo che vada oltre il semplice disgelo e che tenga conto dei progressi compiuti e delle aspirazioni di tutti”, ha scritto Macron. Il presidente ha condannato la “natura vergognosa e inaccettabile” delle violenze e ha invitato tutte le parti a “calmarsi”.