Nucleare: Pichetto, cruciale per sicurezza e decarbonizzazione


Per garantire la sicurezza del sistema energetico e raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione è necessario andare avanti sulla strada del nucleare. Lo ha dichiarato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, visitando questa mattina il Centro di ricerche Enea di Frascati e, in particolare, alcuni laboratori impegnati in attività sulla fusione nucleare.
“Si tratta”, ha detto il ministro, “di una sfida cruciale, in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione, sia dal punto di vista qualitativo, perché è a emissioni zero, che quantitativo, perché consente di dare continuità su scala globale, ovviando al limite intrinseco delle rinnovabili che invece sono discontinue, ma anche sotto l’aspetto della sicurezza, su cui Enea è in prima linea”.
Secondo il ministro, “occorre andare avanti su questa strada. E per questo a settembre abbiamo istituito al Mase la Piattaforma per il nucleare sostenibile, presidio di competenze tecniche a livello nazionale. Il nostro obiettivo è di mettere insieme Istituzioni, enti universitari e di ricerca, aziende private intorno alla ipotesi di ritorno dell’Italia al nucleare. Nel frattempo”, ha aggiunto, “abbiamo il dovere di partecipare alla ricerca e alla sperimentazione anche nel campo della fissione di ultimissima generazione così come della fusione, fino a quando l’energia delle stelle, che assicurerà energia pulita illimitata, diventerà realtà. Anche grazie al contributo della ricerca scientifica italiana”. Accolto dal presidente dell’Enea, Gilberto Dialuce, dal direttore generale, Giorgio Graditi, e dal direttore del Dipartimento nucleare, Alessandro Dodaro, il ministro ha assistito alla presentazione delle attività di ricerca dell’Enea in campo energetico e, in particolare, nel nucleare da fusione, con uno specifico riferimento al Divertor Tokamak Test (Ddt), una facility sperimentale in via di realizzazione nel Centro ricerche di Frascati. Al ministro sono state illustrate alcune infrastrutture sperimentali di livello internazionale nel campo della fisica della fusione, come il Frascati Tokamak (Ft) e il Frascati Tokamak Upgrade (Ftu) che sarà sostituito dal Dtt che dovrà dare risposte ad alcuni dei nodi più complessi che ancora restano sul cammino della fusione.
Fra le altre infrastrutture di rilievo visitate anche, il Frascati Neutron Generator (Fng), una facility unica nel suo genere nel panorama internazionale, in grado di generare un flusso di neutroni tra i più intensi al mondo. Nata per test sui materiali utilizzati nei reattori per l’energia da fusione, Fng viene oggi sfruttata da centri di ricerca e aziende internazionali anche per test nel settore spazio, aeronautica, acceleratori di particelle ad alta intensità e per gli stessi impianti a fusione di futura generazione come Iter e Demo. La visita si è conclusa con il Laboratorio Divertore, dove è stata sviluppata la tecnologia per l’estrazione della potenza di fusione per Iter e si stanno mettendo a punto tecnologie analoghe per Demo e Dtt.
“La visita del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, qui oggi, è per noi motivo di particolare soddisfazione e apprezzamento perché testimonia l’importanza che il ministro attribuisce all’impegno nella ricerca e al ruolo cruciale dell’innovazione tecnologica, asset fondamentale per la crescita e la competitività del nostro Paese, in linea con gli obiettivi della transizione energetica e la decarbonizzazione”, ha dichiarato Dialuce. “Il nostro centro di Frascati ha una lunga tradizione nel campo del nucleare ed è tra i maggiori a livello nazionale e internazionale per lo studio e lo sviluppo della fusione, delle sorgenti laser, della superconduttività e degli acceleratori di particelle in forte sinergia con l’industria nazionale”, ha concluso. (AGI)
MAU