Notte Taranta: successo Concertone, in 150mila a Melpignano


La “Generazione Taranta” conquista il pubblIco della Notte piu’ attesa dell’estate italiana, con il Concertone in piazza a Melpignano: secondo i dati forniti da Questura di Lecce e vigili del fuoco, 100mila persone erano presenti in flusso continuo nell’area concerto e 150mila complessivi dalle 17 di ieri alle 5 di questa mattina nell’intero borgo grico dove erano stati allestiti i maxi schermi. Un dato confermato dalla societa’ BusForFun che ha gestito le aree sosta: +89% di prenotazioni per i bus, +34% di prenotazioni per le auto. In tv il concerto trasmesso in prima serata su Rai3 segna il 9,01% di share nella prima parte e il 10,09% nella seconda. A Melpignano ieri sera e’ andata in scena l’opera straordinaria di fusione tra i suoni della tradizione popolare salentina e il linguaggio urban/pop della musica contemporanea. Una sfida per il maestro concertatore Shablo che ha scelto il giovanissimo Riccardo Zangirolami a dirigere l’Orchestra Popolare. Un dialogo costante richiamato anche dalle immagini proposte da Galattico: il violinista di Nardo’ Luigi Stifani, Giovanna Marini e Tora Marzo; dialogo richiamato anche dalle danze della Kameatka, dalla liturgia cosmica tra onde del mare e tramonti rossi, scenografia abbagliante di un percorso sonoro cominciato con la potente Pizzica di Aradeo che nei versi annuncia il viaggio: “lu tamburrieddhu miu vinne te Roma me l’ave nduttu na napulitana” (il tamburello mio venne da Roma me lo ha portato una napoletana). Sono state le voci di Antonio Amato, Giancarlo Paglialunga, Salvatore Galeanda, Enza Pagliara, Stefania Morciano, Alessandra Caiulo e Consuelo Alfieri a tessere una grande ragnatela di emozioni con le interpretazioni di Tarantella di San Nicandro, Pizzica di San Marzano, Taranta di Lizzano, Pizzica di San Vito, Pizzica di Villa Castelli, Pizzicarella, L’acqua te la funtana, Pizzica di Taranto, Pizzica di Stifani, Mamma la rondinella, Pizzica degli Ucci. Tre i brani in grico: Calinitta-Buona Notte, Klama e Pizzica di Cosimino. Tre i brani in arbëreshë: Manusaqja, Ec Ec, Lule Lule. Immancabili Lu Ruciu de lu mare e Aria Caddhipulina che fa esplodere la piazza in un tripudio di mani e tamburelli in aria che annullano ogni presenza digitale.
Ed e’ l’architettura sonora dei canti di tradizione a catturare nella grande tela gli ospiti di questa edizione con la travolgente Angelina Mango che interpreta “Su Picculina” in dialetto salentino e porta sul palco di Melpignano la determinazione della generazione Taranta. Sentimento condiviso con Gaia che si prende la piazza con “Mena Mena Mo'”. E dopo due giorni di prove le giovani talentuose della musica italiana ballano, guidate dal coreografo Laccio, immergendosi in quadri complessi e dai colori decisi. Incanta la nigeriana Ste con “Tammurriata Nera” che introduce la capacita’ di Shablo di mescolare suoni e storie musicali con l’ascolto di “Lose Control” prima di regalare Taranta di Lizzano e “Fuecu” con l’inconfondibile estro di Luca Faraone. C’e’ ancora quel “tamburello venuto da Roma e venduto da una napoletana” quando in scena entra Geolier che mescola un’altra lingua nella tela, quella napoletana. Dal palco scorge la grande bandiera del Napoli che sventola nel pubblico insieme alla bandiera del Lecce e sigla un’intesa tutta meridionale di sentimento e orgoglio per le radici che supera ogni confine. Le opere dell’artista internazionale Emilio Isgro’ con le sue “Cancellature” sono copertina preziosa del racconto visual. Tre grandi ragni di cartapesta illuminano la scena che si fa rete di luci sotto la regia del direttore della fotografia Marco Lucarelli. Sono state tre ore di sound intenso per i musicisti dell’Orchestra Popolare che dopo 27 anni regalano al pubblico un caleidoscopio di strumenti tradizionali capaci di dialogare con tutti i linguaggi della musica moderna. Tre ore di connessione tra ‘pizzica’ e movimenti urban anche nella danza e nei costumi che regalano narrazioni visive armoniche. La diretta Rai ha portato nelle case degli italiani l’immagine della festa popolare dal piazzale dell’ex Convento degli Agostiniani. E c’e’ stato stupore nel parterre degli ospiti quando sui maxi schermi arrivano le immagini della piazza. Il regista Stefano Mignucci manda in onda le sequenze registrate da due speciali droni che immortalano l’enorme afflusso di persone. In piazza anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, insieme al neo presidente della Fondazione La Notte della Taranta, Massimo Bray, l’onorevole Antonio De Caro, presidente della commissione Ambiente del Parlamento Europeo, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e, per la prima volta, il neo sindaco di Lecce, Adriana Poli Bortone, ed ancora gli assessori alla Cultura della Regione Puglia Viviana Metrangola, dello Sviluppo economico Alessandro Delli Noci, della Formazione Sebastiano Leo, il direttore di Pugliapromozione Luca Scandale, la presidente dell’Enit, Ivana Jelinic, l’allenatore della Nazionale maschile di pallavolo Fefe’ De Giorgi, il professore di fisica e fenomeno social Vincenzo Schettini. E dunque appuntamento alla Notte della Taranta 2025, con il presidente Bray che ha gia’ annunciato un ulteriore passo in avanti nella valorizzazione di questo patrimonio culturale non solo del Salento. (AGI)