Niger: due premi Nobel chiedono liberazione presidente Bazoum


Una trentina di persone, tra cui i premi Nobel Denis Mukwege e Wole Sonyinka, hanno chiesto domenica la liberazione dell’ex presidente del Niger Mohamed Bazoum, tenuto prigioniero da un colpo di stato del luglio 2023. In un appello pubblicato dal quotidiano francese Le Monde, i firmatari hanno esortato i capi dell’esercito che hanno rovesciato Bazoum a rilasciare il leader democraticamente eletto. Secondo loro, Bazoum e sua moglie Hadiza sono “vittime di detenzioni arbitrarie”, tenuti in “condizioni molto dure”, sotto stretta sorveglianza e con comunicazioni limitate con il mondo esterno.
Guidate dal generale Abdourahamane Tiani, le autorità militari del Niger accusano Bazoum di tradimento, finanziamento del terrorismo e complotto per minare lo Stato. Ma i firmatari dell’appello, tra cui anche lo scrittore camerunense Achille Mbembe, hanno sostenuto che: “I putschisti intendono far pagare al presidente Bazoum il prezzo della sua risoluta lotta per le libertà e lo stato di diritto e, ancor più, il prezzo della sua vigorosa lotta contro la corruzione e l’appropriazione indebita di fondi pubblici”.
Bazoum ha rifiutato di dimettersi dopo la sua estromissione ed è detenuto nel palazzo presidenziale dal giorno del colpo di Stato. Da quando ha ottenuto l’indipendenza dall’ex dominatore coloniale Francia nel 1960, il Niger ha visto cinque colpi di stato e altri due tentativi. (AGI)
ANT