Nessun Piano di Evacuazione di Massa dal Nagorno Karabakh, Comunicato dell’Armenia

A handout still image took from handout video made available by the Russian Defence Ministry press service 07 January 2022 shows Russian military engineers preparing to board a military flight to attend the 'CSTO' peacekeeping operation in Kazakhstan, at Chkalovsky airport in the Moscow region, Russia, 06 January 2022. The collective peacekeeping forces of the Collective Security Treaty Organization (CSTO) have been sent to Kazakhstan, and the advanced units from the Russian contingent have already begun to fulfill their tasks. According to the organization, the peacekeeping forces included subdivisions of the Armed Forces of Russia, Belarus, Armenia, Tajikistan and Kyrgyzstan. ANSA/RUSSIAN DEFENCE MINISTRY PRESS SERVICE/HANDOUT HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES


Erevan, 21 settembre – L’Armenia ha emesso una dichiarazione ufficiale in cui ha chiarito che al momento non sta pianificando un’evacuazione di massa della popolazione armena dal Nagorno Karabakh. Questa dichiarazione è arrivata nel contesto delle continue discussioni sulla possibile reintegrazione del territorio separatista del Nagorno Karabakh all’Azerbaigian.

L’ufficio del primo ministro armeno, Nikol Pashinian, ha dichiarato che le decisioni riguardo a un’eventuale evacuazione saranno prese in base alla situazione e ai risultati delle discussioni in corso.

Gli armeni hanno sottolineato che non hanno sollevato la questione dell’evacuazione della popolazione armena residente nel Nagorno Karabakh. Questi individui hanno il diritto di vivere nelle proprie case, secondo quanto affermato nella dichiarazione.

La questione del Nagorno Karabakh è stata oggetto di dispute tra Armenia e Azerbaigian per lungo tempo, culminando in conflitti armati. Le recenti discussioni cercano di risolvere la situazione in modo pacifico, ma le questioni rimangono complesse e in evoluzione.

L’Armenia sembra essere decisa a valutare attentamente le opzioni disponibili prima di prendere decisioni importanti riguardanti il futuro del Nagorno Karabakh e dei suoi abitanti.