Nella giornata della Terra le più belle immagini dal fondo del mare


AGI – “Capo Milazzo – spiega Carmelo Isgro’, autore delle foto e direttore del Museo del Mare, che ha anche scritto una Guida alla natura dell’Area marina protetta – è una penisola circondata dal mare che si protende nel Tirreno per cinque chilometri.  Il mare di Capo Milazzo presenza delle peculiarità naturalistiche  Quella che è più evidente è certamente la ricchezza di Gorgonie. In successione verso le profondità, la prima che incontriamo è la Gorgonia bianca, poi la gialla ed ancora più giù (ma già dai 30 metri) grandi “ventagli” di Gorgonia rossa (Paramuricea clavata).

L’organismo più affascinante è certamente la rarissima Stella gorgone (Astrospartus mediterraneus). Ha cinque braccia, che si ramificano più volte formando decine di bizzarre ed eccentriche spirali, con le quali si aggrappa alle gorgonie.

È un filtratore passivo che si nutre di plancton tramite i tentacoli aperti. L’avvistamento di questo straordinario animale è un’emozione davvero unica e la sua presenza nelle nostre acque è certamente un’ulteriore dimostrazione della grande biodiversità del mare di Capo Milazzo.

Importantissima la presenza, lungo gran parte del perimetro del Capo, la presenza di Posidonia oceanica. Non un’alga, come viene spesso erroneamente considerata, ma un’angiosperma (pianta a fiore) acquatica. E’ un fondamentale indicatore biologico dello stato di salute del mare poiché tende a diradarsi quando l’acqua subisce alterazioni qualitative. La sua presenza massiva è dunque un buon indice di salute generale del mare di Milazzo.

La Posidonia ricopre un fondamentale ruolo ecologico in quanto al suo interno vivono numerosi organismi; tantissimi sono anche gli animali che la utilizzano come nursery depositandoci dentro le uova: il posidonieto è quindi uno degli ecosistemi più importanti del mar Mediterraneo.

Questo mare riserva forti emozioni anche per chi ama vedere la fauna ittica, per la grande quantità di pesci che ospita. Frequentemente, specie nelle secche, ci si può trovare attorniati da grandi banchi di Barracuda mediterraneo (Sphyraena viridensis) o “aluzzu” e di vedere in acque libere numerosi esemplari di Cernia rossa (Mycteroperca rubra) e Cernia dorata o Dotto (Epinephelus costae).

A Capo Milazzo si incontrano molti “bioindicatori” marini ovvero organismi particolarmente sensibili a cambiamenti derivanti da fattori inquinanti: il Dendropoma petraeum, il Lithophyllum lichenoides, la Posidonia oceanica etc. La loro presenza dimostra che il mare di Capo Milazzo gode di un’ottima salute”.

L’area marina protetta di Capo Milazzo
Source: agi