Natale: Coldiretti, cesti tipici sotto albero in 4 case su 10


Con il boom dei regali utili in quasi quattro case su dieci (37%) trovano spazio sotto l’albero i cesti enogastronomici anno con una varietà di scelta per tutti i gusti e per tutte le tasche, dal patriottico al low cost, dal beauty al lusso, senza dimenticare la solidarietà e il fai da te E’ quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixè diffusa al Villaggio di Natale della Coldiretti a Napoli in piazza Municipio dove è stato allestito il primo salone dei cesti natalizi, con le varietà più gettonate da mettere sotto l’albero nel più grande mercatino delle feste d’Italia dove acquistare curiose specialità a km 0 da tutte le regioni da regalare o per imbandire le tavole ma anche per sostenere iniziative di solidarietà per le famiglie bisognose.
Un successo, spiega Coldiretti, spinto dalla tendenza al regalo utile, magari da usare subito per imbandire le tavole delle feste proprie o di per parenti e amici. I cesti più gettonati sono comunque quelli tradizionali dove accanto agli immancabili spumante e panettone non possono mancare le lenticchie, l’olio extravergine di oliva, il cotechino e lo zampone.
Quest’anno la spesa media per i cesti di Natale sarà di 53 euro seppur con notevoli differenze tra le famiglie. Se un 21% si conterrà sotto i 30 euro, un altro 38% si orienterà tra 30 e 50 euro, un 32% si spingerà fino a 100 euro e una minoranza del 6% andrà anche oltre.
La tendenza è però verso la personalizzazione con cesti fai da te a tema con i prezzi che variano notevolmente, ma normalmente oscillano da un minimo di 20 euro sino a superare i 200 euro per quello con specialità più ricercate ed esclusive. Si va dal patriottico al solidale, dal beauty al low cost spinto delle nuove sensibilità maturate con la crescente difficoltà in cui si trovano molti cittadini. I cesti di Natale patriottici Made in Italy possono essere innovativi o tradizionali con i tesori della tavola salvati dall’estinzione grazie al lavoro degli agricoltori, economici o di lusso, ricchi di carni e salumi o vegetariani sempre garantiti 100% italiani anche per il riso, l’extravergine o il grano utilizzato nella pasta e addirittura nel pandoro o nel panettone.
Con la cucina italiana candidata a divenire patrimonio dell’Unesco arriva anche il primo cesto dedicato ai riconoscimenti ottenuti dall’Italia, dal Tartufo bianco di Alba al passito di Pantelleria, dai vini delle colline piemontesi delle Langhe, del Roero e del Monferrato ai formaggi della transumanza, fino ai prodotti tipici della Dieta mediterranea, a partire da olio extravergine d’oliva e pasta.
Per chi sfida la crisi c’è il cesto di lusso che può mettere in bella mostra una bottiglia di spumante con gli Swarovsky da collezione oppure una di pregiato aceto balsamico di Modena stravecchio, o ancora un tartufo bianco o una confezione di zafferano Made in Italy mentre per chi punta sulla sobrietà c’è il cesto low cost con prodotti semplici della campagna, dalla farina per polenta, ma anche la frutta di stagione Made in Italy. (AGI)