Si alza dalla sedia a rotelle, appoggiato al bastone, si avvicina al feretro di Giorgio Napolitano e resta in preghiera davanti alla bara coperta dal Tricolore: è l’omaggio di Papa Francesco nella camera ardente del presidente emerito allestita in Senato. La prima volta di un Pontefice a Palazzo Madama. “E’ la prima volta che il Santo Padre ha varcato la soglia del Senato, lo ha fatto per rendere omaggio al presidente emerito e, come mi ha detto, a tutta l’Italia” ha sottolineato, Ignazio La Russa che ha accolto Francesco all’ingresso del Palazzo.
Dopo l’ingresso nella sala Nassiriya, il Papa ha reso le condoglianze alla moglie di Napolitano, Clio e ai figli. Poi il lungo momento di raccoglimento e la successiva testimonianza nel libro delle presenze.
“Un ricordo e un gesto di gratitudine a un grande uomo servitore della patria”, ha scritto il Papa in un foglio intestato del Senato. Infine l’uscita da Palazzo Madama tra gli applausi dei cittadini, in molti rimasti sorpresi per la visita, per poi allontanarsi a bordo della 500L bianca. La visita del Papa è un fatto straordinario” ha detto l’ex segretario del Pd Walter Veltroni. “Non si è fatto il segno della croce, Francesco ha un atteggiamento di grande rispetto per le istituzioni del nostro Paese, è il segno dell’incontro, è il segno della curiosità”, ha osservato.
La sala stampa della Santa Sede ha spiegato che la visita di Francesco ha inteso “esprimere, con la presenza e la preghiera, il suo personale affetto a lui e alla famiglia, e per onorare il grande servizio reso all’Italia”.
Prima di Bergoglio un altro Papa varcò la soglia del Parlamento ma il ‘ramo’ della Camera. Fu Wojtyla, il 14 novembre 2002, il primo Pontefice a parlare a deputati e senatori nell’Aula di Montecitorio, toccando i problemi della società italiana, dalla denatalità alla situazione delle carceri, e chiedendo al Paese di far crescere “la sua solidarietà e coesione interna”. (AGI)
NAT