Nanotecnologie, primi test a bordo sottomarini


(Adnkronos) – “L’ambiente subacqueo è uno dei più ostici esistenti al mondo, ed è proprio per questo che abbiamo iniziato a studiare come migliorare i materiali utilizzati in questo ambiente considerando che devono essere in grado di fornire prestazioni di resistenza e affidabilità estreme oltre naturalmente a rispettare l’ambiente. Grazie alla ricerca effettuata ed allo studio continuo sulle nanotecnologie siamo riusciti a migliorare i materiali esistenti oggi”. A dirlo Sabrina Zuccalà, presidente del laboratorio internazionale di nanotecnologie “4ward360” e di “4ward Aerospace Defence” in merito alla sua ultima ricerca. “La nostra attività sotto le onde – ha aggiunto Zuccalà – ha inizio con la Marina Militare, ed in particolare sul sottomarino Gazzana (S525) dove abbiamo valutato diverse soluzioni per eliminare la formazione e sedimentazione di salsedine sui periscopi. I primi risultati operativi sono stati incoraggianti e ci stanno spingendo a cercare soluzioni sempre più performanti. Per arrivare all’obiettivo abbiamo fatto fin da subito sinergia con il Politecnico di Torino, dove nell’ambito di alcune tesi coordinate dal Prof. Enrico Cestino, abbiamo definito procedure di test con l’obiettivo di quantificare il vantaggio di questa tecnologia in laboratorio prima di applicarla in uno scenario operativo in mare”.
Source: Adnkronos