Musulmana bosniaca ama un cristiano serbo. La famiglia le rasa i capelli


Una 17enne musulmana di origini bosniache si è innamorata e si è fidanzata con il suo vicino di casa, serbo cristiano. Per punirla del gran torto, i suoi genitori, lo zio e la zia, le hanno rasato la testa. Succede non in un remoto villaggio della ex Jugoslavia ma a Besancon, nell’Est della Francia. E i responsabili, accusati anche di violenza contro la minore, saranno giudicati da un tribunale di Strasburgo.

“Rasata e picchiata perché amava un cristiano. Profondamente scioccato da questo atto di tortura su questa ragazza di 17 anni”, ha denunciato su Twitter il ministro dell’Interno, Gerald Darmanin. “Questa barbarie richiede la punizione più severa”, ha aggiunto. La polizia ha arrestato tutti i membri della famiglia coinvolti. Sono ora in libertà vigilata con il divieto di contattare la ragazza, che è stata posta sotto protezione. Non sanno dove si trovi. Saranno processati per “violenza su minori”

Tondue et frappée parce qu’elle « aimait un chrétien ». Profondément choqué par cet acte de torture sur cette jeune fille de 17 ans. Les quatre mis en cause ont été placés en garde à vue. Cette barbarie appelle les sanctions les plus sévères.https://t.co/SoPHXxDuhp

— Gérald DARMANIN (@GDarmanin)
August 21, 2020

 La giovane, arrivata dalla Bosnia-Erzegovina due anni fa con la sua famiglia, aveva da diversi mesi una relazione con il ragazzo, 20enne di origine serba che viveva nello stesso palazzo. “Le due famiglie si conoscevano e la loro relazione non era un problema, ma quando hanno iniziato a parlare di matrimonio, i genitori della ragazza le hanno detto: ‘Siamo musulmani, non puoi sposare un cristiano'”, ha spiegato Margaret Parietti, sostituto procuratore.

La famiglia le ha portato via il telefono e le ha impedito di contattare il suo fidanzato. La coppia è poi fuggita per quattro giorni e al suo ritorno si è recata nell’appartamento della famiglia della ragazza insieme ai genitori del ragazzo. “Il primo colpo è arrivato dalla madre, poi c’è stata un’esplosione di violenza. È stata portata in una stanza e picchiata. È stata rasata, secondo la sua testimonianza, dallo zio, fratello del padre, mentre veniva picchiata”, ha riferito il procuratore. I genitori del giovane hanno detto di non aver avuto il coraggio di intervenire ma sono usciti di casa per denunciare l’accaduto alla polizia. Gli agenti arrivati sul posto hanno scoperto che la 17enne era stata costretta a nascondersi in una stanza da sua zia. Ma è stata scoperta e portata in ospedale, ha riferito il quotidiano Est Republicain. 

Secondo Parietti, aveva una costola rotta e contusioni “ovunque”, in particolare “a livello dell’orecchio”. La rasatura della testa in questo contesto è particolarmente scioccante in Francia. Era la punizione inflitta dopo la Seconda guerra mondiale a migliaia di donne che avevano avuto rapporti con gli occupanti nazisti. La guerra inter-etnica della Bosnia del 1992-1995 ha messo gli uni contro gli altri musulmani, serbi e croati, provocando la morte di 100 mila persone e oltre due milioni di sfollati.

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Fonte: estero agi