Musica: Norma apre l’edizione 50 del Festival Valle d’Itria


Giorni intensi di vigilia e di preparativi febbrili a Martina Franca per la 50esima edizione del Festival Valle d’Itria, uno degli appuntamenti culturali più rilevanti di Puglia e che ormai da tanti anni ha acquisito uno spiccato rilievo internazionale per la particolarità delle opere e degli allestimenti messi in scena. L’edizione del cinquantenario si apre la sera del 17 luglio, nel grande atrio del Palazzo Ducale, con la Norma di Vincenzo Bellini affidata alla direzione di Fabio Luisi. Il Festival, che si terrà dal 17 luglio al 6 agosto, è un evento musicale che nacque mezzo secolo fa su spinta decisiva di Paolo Grassi, di origini pugliesi, che è stato presidente della Rai, sovrintendente del teatro a La Scala e fondatore del Piccolo Teatro di Milano insieme a Giorgio Strehler. E col cinquantenario, il Festival si conferma riferimento della tradizione stilistica del Belcanto, eccellenza della cultura italiana e fra le più antiche manifestazioni estive dedicate all’opera e alla musica vocale, la prima nella storia del Mezzogiorno.
Tre i titoli in programma quest’anno, tre diversi stili musicali, dal barocco al Belcanto fino al Novecento, un arco temporale di oltre due secoli, per riaffermare l’attenzione che da sempre il Festival – che richiama molto pubblico dall’estero – ha avuto per il canto lirico. I titoli sono Norma di Vincenzo Bellini, Ariodante di Georg Friedrich Händel, Aladino e la lampada magica di Nino Rota. L’inaugurazione spetta mercoledì prossimo (repliche 21, 28 luglio e 2 agosto, ore 21) a una nuova produzione di Norma (1831) con la direzione di Fabio Luisi, direttore musicale del Festival, fra le bacchette più autorevoli nel panorama musicale internazionale, alla guida dell’Orchestra e Coro del Teatro Petruzzelli di Bari. “La proposta della 50esima edizione – ha dichiarato il direttore artistico Sebastian F. Schwarz, già al Regio di Torino – si declina come una panoramica della lirica, di titoli ritrovati, di una nuova edizione critica di uno dei titoli più amati dal pubblico, concerti per una grande varietà di musica e stili diversi, e ancora prosa, incontri con artisti e studiosi, un calendario ricco di attività che si rivolge a tutte le categorie di pubblico”. Oltre a Palazzo Ducale, location del Festival saranno il Teatro Verdi, i chiostri delle chiese di San Domenico e del Carmine, la Basilica barocca di San Martino insieme alle piazze e contrade e alle più belle masserie di campagna, fra gli uliveti secolari del territorio pugliese. Per il direttore artistico Schwarz, “da 50 anni il Festival rappresenta curiosità e coraggio, grandi emozioni, scoperte di artisti e il ritorno in vita di centinaia di opere andate dimenticate negli anni. Infine per Michele Punzi, presidente della fondazione Paolo Grassi che sovrintende al Festival, “il Festival della Valle d’Itria oggi è forte, libero e coraggioso, uno dei più longevi e conosciuti del nostro Paese. Se oggi esiste il brand Valle d’Itria inteso come luogo attrattivo per un turismo internazionale, credo che buona parte del merito debba essere riconosciuto a chi ha avuto l’idea di un festival così particolare, a chi l’ha portato avanti con tenacia e coraggio in questi 50 anni”. (AGI)
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