Musica: Diodato, tour e nuovo singolo “Un atto di rivoluzione”


“Perché siamo qui? La risposta è semplice e forse anche per questo così difficile da accettare. Vogliamo emozionarci, vogliamo continuare a sentire, vogliamo condividere, raccontarci, stringerci attorno al fuoco e riconoscerci per ciò che davvero siamo. È ciò che da sempre mi guida, è ciò che mi ha aiutato a capire chi fossi, a capire gli altri, a provare a mettermi nei loro panni, a rispettarli. Potrà sembrare banale ma, ancor di più oggi, è per me un atto di rivoluzione” racconta il cantautore sull’emozione, tema centrale del brano e della tournèe teatrale stessa.Con il suo primo tour nei teatri, Diodato porta in scena uno spettacolo intenso, onirico e al tempo stesso fisico, un fuoco acceso attorno al quale ritrovarsi per scambiarsi parole, sensazioni e soprattutto emozioni. Durante i concerti a dominare la scena è l’energia che si fa prima racconto e poi sempre più incontro con un pubblico che viene fortemente stimolato e invitato a divenire parte integrante e consapevole di un viaggio dentro se stessi a riscoprire la bellezza delle piccole cose che ci fioriscono dentro. Ad accompagnare Diodato in questo nuovo viaggio musicale la band composta da Rodrigo D’Erasmo (violino, arpa elettrica, percussioni), Gabriele Lazzarotti (basso), Alessandro Comisso (batteria), Simona Norato (tastiere, percussioni, chitarra elettrica, cori), Lorenzo Di Blasi (piano, toys e cori) e Andrea Bianchi (chitarre elettriche e acustiche e cori), per un concerto organico, tutto suonato in carne ed ossa.
Dopo il successo delle date estive e della data zero al Teatro Moderno di Grosseto, Diodato da Bari ha dato ufficialmente inizio al suo tour che lo porterà per la prima volta a esibirsi sui palchi dei principali teatri italiani con ventuno intensi show, di cui diciassette già sold out.Durante lo spettacolo che si è tenuto al Teatro Petruzzelli di Bari – completamente sold out – il cantautore ha presentato a sorpresa “Un Atto Di Rivoluzione”, il nuovo singolo in uscita il 4 ottobre. Nel brano Diodato si interroga sul senso e l’incisività della propria azione di essere umano pensante, pacifico sì ma anche dissidente, e di artista che negli anni ha sempre posto l’emozione umana, l’empatia, il sogno, l’utopia e la poesia del reale al centro della propria produzione musicale. A cosa serve una canzone, a cosa serve raccontarsi un’emozione? In questi tempi caotici, indifferenti, popolati dallo strazio delle guerre, dalle incertezze e dalle sfide del prossimo futuro, indagare sulle nostre emozioni, sulle fragilità e paure e provare a condividerle con qualcuno è ancora un atto rivoluzionario che aiuta a ritrovare quel senso di umanità che sembriamo aver perduto. (AGI)