Nell’arco dell’ultimo anno, tra un lockdown e l’altro, si è dibattuto (e si continua a dibattere) spesso sulla maggiore o minore indice di rischio che comporta la frequentazione di alcuni luoghi pubblici. Riflessione, questa, che poi determina la natura delle restrizioni che i governi di tutto il mondo emanano per contrastare la diffusione della pandemia. Scuole, uffici, trasposti pubblici, negozi, parrucchieri, ristoranti, palestre, cinema, teatri, musei sono solo alcuni dei posti che da dodici mesi a questa parte hanno chiuso e riaperto le proprie porte a singhiozzo, e alcuni di questi sono chiusi oramai da mesi in molti paesi europei e non solo, come i luoghi della cultura.Da poco più di un mese in Italia i musei sono stati riaperti dal lunedì al venerdì in zona gialla, mentre continuano a rimanere chiusi teatri e cinema. Ma quanto è effettivamente pericoloso frequentare questi luoghi, in termini di rischio di contagio e pur nell’attuazione di tutte le norme di sicurezza? A rispondere a questa domanda è uno studio condotto da dall’Hermann-Rietschel-Instituts della Technische Universität di Berlino, secondo il quale all’interno di musei e teatri il rischio di trasmissione di Covid-19 è decisamente inferiore rispetto a luoghi come supermercati, ristoranti, uffici e trasporti pubblici.
COVID E LUOGHI A RISCHIO CONTAGIO. LO STUDIO DELLA TECHNISCHE UNIVERSITÄT DI BERLINO
Lo studio – condotto dal professor Martin Kriegel, direttore dell’Hermann-Rietschel-Instituts – si basa su alcuni parametri, attraverso i quali si è valutato l’indice di rischio derivante dalla frequentazione di diversi luoghi pubblici: la durata media della permanenza all’interno dello stesso spazio, la qualità dei flussi d’aria, il tipo di attività che vengono svolte in un determinato ambiente, la quantità di particelle di aerosol inalate dalle persone in una stanza. A ognuno di questi fattori è stato assegnato un valore “R”, che indica la quantità di persone che un individuo affetto da Covid-19 può contagiare in media.
“MUSEI E TEATRI NON SONO LUOGHI A RISCHIO”. LO STUDIO
Secondo lo studio dell’Hermann-Rietschel-Instituts, musei e teatri, se occupati al 30% e con pubblico indossante la mascherina, sono i luoghi più sicuri, con un indice R dello 0,5. Seguono parrucchiere, sempre con mascherina, con R pari allo 0,6, e trasporti pubblici con un indice pari a 0,8. La situazione inizia a diventare problematica nei supermercati dove, anche se si indossa la mascherina, l’R è pari a 1,1; lo stesso indice di rischio si riscontra se si mangia in un ristorante al chiuso occupato al 25%.
– Desirée Maida
Fonte: Airtribune